Malù Cruz Piani è un’artista vulcanica ed eclettica, una grande amante dello sport ed è l’orgogliosa mamma di Vittoria Piani, pallavolista attualmente in forza a Trento e con trascorsi ad Orago, nel Club Italia e a Busto Arsizio. Brasiliana di San Paolo, si è trasferita in Italia e precisamente nel Varesotto, ad Ispra, dove risiede da molti anni e porta avanti le sue numerose attività. Tra tutte, quella che ama di più è seguire l’amata figlia nella sua carriera pallavolistica.
Qual è stato il percorso di Vittoria?
“Ha iniziato con il golf, una delle mie passioni, prima di provare la pallavolo della quale si è subito innamorata perdutamente. Fin dall’inizio hanno sempre detto che era un talento purissimo, hanno visto in lei ottime qualità e, passo dopo passo, ha giocato ad Orago, nel Club Italia, nella UYBA a Busto Arsizio e ora a Trento in A2. Nel mezzo sono state tante le chiamate con la nazionale giovanile e in azzurro ha vinto un Mondiale Under 18 nel 2015”.
Al Palayamamay era sempre presente e non si perdeva una partita di sua figlia con la maglia della UYBA.
“L’ho seguita dappertutto, anche quando è andata in Bulgaria o in Perù con la nazionale. Amo mia figlia e sono la sua prima tifosa così come sono la prima tifosa delle squadre in cui gioca. Quando la vedo in campo, non riesco a trattenermi dal tifare per lei e sono molto calda nel mio incitamento, a volte anche troppo. Non avrei mai immaginato che la sua carriera nella pallavolo potesse essere così bella e di alto livello anche perchè nessuno in famiglia aveva mai giocato a questo sport. Siamo tutti molto fieri di lei”.
Riesce a seguirla anche adesso che si trova a Trento? Come sta andando questa nuova avventura di Vittoria?
“E’ felicissima di questo primo periodo a Trento e si è già ambientata bene con il resto delle compagne. Dopo due anni a Busto Arsizio nei quali ha imparato tantissimo allenandosi con continuità con giocatrici forti e avendo a volte qualche spazio anche in partita, adesso ha deciso di fare una nuova esperienza in una realtà di A2 ambiziosa e in cui sulla carta potrà partire titolare. Era il momento di farsi le ossa e di prendersi maggiori responsabilità in una città non vicinissima a casa. Questo la farà crescere così come la aiuterà a maturare il fatto di non avere sempre me vicina. Andrò a Trento appena potrò, ma probabilmente sarò meno costante per via della distanza”.
Oltre a seguire Vittoria, è anche lei stessa una sportiva?
“Fin da giovane ho cercato di provare tanti sport e, in particolare, amavo l’atletica e i 1500 metri. Ora, invece, pratico da quasi trent’anni il golf che reputo una disciplina che dà molti insegnamenti anche nella vita di tutti i giorni. Se non si ha costanza e se non ci si applica non si va da nessuna parte e non si raggiunge nessun obiettivo. Non ci si può improvvisare, insomma, ma si deve costruire qualcosa passo dopo passo. A differenza di mia figlia, prediligo dunque gli sport individuali in cui i risultati che ottengo, soddisfacenti o meno che siano, dipendono solo da me. Sono un’assidua frequentatrice del Golf Club Varese di Luvinate”.
Più di una volta è andata a tifare anche per la Pallacanestro Varese.
“Sono una grande tifosa biancorossa e mi emoziona assistere alle partite di Varese. In più, ho avuto la fortuna di conoscere personalmente il capitano Giancarlo Ferrero che è un bravo giocatore e un perfetto ragazzo; credo che sia il figlio che tutte le mamme desiderano avere. Abbiamo fatto una bella chiacchierata e ho notato la sua grande abilità nel fare gruppo e nel far sì che tutti i compagni si sentano parte di un progetto da vivere insieme”.
Oltre ad essere la mamma di Vittoria e una sportiva, è anche un’artista a 360°. Di che cosa si occupa?
“Sono pittrice e scultrice e realizzo arte con diversi materiali. Una volta finite, credo che le mie opere parlino da sole e raccontino qualcosa a chi le vede. Ho esposto in diversi luoghi e attualmente un mio pezzo si trova nell’incantevole Location Camponovo al Sacro Monte. Ma, essendo un po’ irrequieta di carattere, sono sempre alla ricerca di nuove forme di comunicazione e attualmente ho ideato un format che si chiama “Conversando con Malù” nel quale intervisto a casa mio o in ambienti differenti alcuni personaggi di spicco. Ho già realizzato due interviste, una a Giancarlo Ferrero e una ad Attilio Fontana. E’ un progetto che è nato da poco e che voglio portare avanti”.
Vittoria ha come lei una vena artistica, oltre che sportiva?
“E’ bravissima a disegnare e ha preso da me anche come indossatrice. A quattro anni una sua foto è stata messa sulla copertina di Vogue; ora è testimonial di NineSquared, il brand del volley, e recentemente ha sfilato per qualche evento. A differenza mia, però, è più riservata e riflessiva”.
Laura Paganini