Colpaccio dei Mastini Varese e del ds Matteo Malfatti: Marcello Borghi è un giocatore giallonero. Il secondo dei tre fratelli Borghi (il primogenito è Francesco e il più piccolo è Pietro) ha deciso di riabbracciare il giallonero riunendo la famiglia e rendendo ancora più competitiva la Varese che verrà che, finora, conta 15 tesserati (12 conferme e le new entries Marcello Borghi, Stefan Ilic e Alessandro Tura).

“Marci” ha 26 anni, è stecca destra e arriva nella Città Giardino dopo aver militato diversi anni nel Milano. Annovera anche un’esperienza negli USA (43 punti in 43 incontri disputati nella serie EmJHL) ed è nel giro della nazionale italiana senior di hockey ghiaccio. Nelle ultime stagioni il suo score è stato di tutto rispetto e anche la stagione scorsa, nel campionato AHL con il Milano, si è distinto con 12 reti e 15 assist. Se allarghiamo la visione alle ultime quattro stagioni, i suoi numeri sono impressionanti: 229 punti realizzati in 137 partite giocate.

“Non mi aspettavo di ritornare adesso nei Mastini Varese, ma sapevo che un giorno sarei tornato alla base – spiega Marcello -. Le condizioni quest’anno si sono create e ho capito che era il momento giusto per poter ritornare e ora sono contento. Mi è stato presentato un bel progetto da parte di una società che è ambiziosa e che sta cercando di organizzare tutto al meglio. Inoltre, un’altra cosa che mi ha incentivato a tornare a Varese, è la possibilità di giocare insieme ai miei fratelli. Non abbiamo mai fatto una stagione insieme e sono molto felice di farla ora, qui con i Mastini Varese“.

E continua: “La mia presenza credo possa portare un po’ di esperienza in più e sono a disposizione dell’allenatore, ma è la squadra tutta che deve fare i risultati, con gli obiettivi che ci si porranno davanti man mano. L’esperienza AHL mi ha insegnato a perdere. La stagione scorsa a Milano non eravamo attrezzati per combattere con le prime, in un campionato più difficile rispetto a quelli giocati precedentemente, soprattutto a livello di ritmo. Sicuramente ciò che ho appreso in questi ultimi anni cercherò di metterlo in atto a Varese, a disposizione di tutti. Dopo una stagione in cui ho dovuto familiarizzare con le sconfitte numerose volte, ora ho voglia di vincere e voglio poterlo fare qui, col Varese e con i Mastini. Non mi pongo obiettivi personali di numeri o di statistiche. L’unica cosa che posso promettere è che mi piace il lavoro duro ogni giorno, mi piace allenarmi e stare sul ghiaccio con i miei compagni. So che il mio ruolo sarà quello di portare qualche punto in più, ma la squadra viene prima di tutto e di tutti. Io non mi sento più importante di altri. Una cosa che ho imparato è proprio questa: la squadra viene prima di tutto perchè se non si ragiona così, nell’hockey, difficilmente si possono raggiungere gli obiettivi”.

L.P.