Oggi alle 12 il Consiglio Federale ha messo (vabbeh, facciamo pure dovrebbe avere messo) la parola fine alla composizione degli organici delle serie B e C. Scontato il declassamento del Palermo (ma c’è in ballo un ricorso del club rosanero, cosa che giustifica il condizionale di cui sopra), gli slot utili a completare la platea di 60 squadre in Lega Pro erano 6. Il primo liberato dal Venezia, dell’ex Varese Calcio Alessio Dionisi, (riammesso in B in luogo, appunto, del Palermo), gli altri derivanti dalla mancata iscrizione di Albissola, Lucchese e Siracusa e dall’iscrizione lacunosa (in realtà, mancata iscrizione tout court) di Arzachena e Foggia.

Il quadro che si è delineato era (solo in parte) anche quello più plausibile con la riammissione delle retrocesse Virtus Verona, Fano e Paganese (campani al sorpasso sul Bisceglie causa problemi di stadio dei pugliesi), e il ripescaggio di Modena e Reggio Audace (Reggio Emilia). Rimbalzata invece l’Audace Cerignola. Quindi, i club sdoganati sono al momento 59. Ergo, ne manca uno. Due gli scenari possibili per arrivare a 60: ridurre il fondo perso di 300 mila euro per il ripescaggio visto che nessun’altra società ha fatto richiesta (ma come la prenderebbero Modena e Reggio Audace?); sommare alla Juventus U23 un’altra seconda squadra di Serie A. Due strade difficilmente percorribili. Allo stato, l’ipotesi più probabile appare infatti una Serie C a 59. Un’altra volta dispari, insomma.

La composizione dei Gironi (svelati entro venerdì prossimo) potrebbe prevedere (novità) il superamento dei criteri geografici e l’introduzione di teste di serie per rendere più omogenei i raggruppamenti. Ma siamo davvero alle aste.

Atto finale la presentazione dei calendari che avrà luogo giovedì 25 luglio alle 18.30 presso il Salone d’Onore del CONI a Roma. Un mese esatto prima dell’inizio del campionato (24/25 agosto). Una specie di record. A queste latitudini.

  Giovanni Castiglioni