Pagelle interlocutorie a metà stagione abbondante: 20 gare giocate, 18 (teoriche, quella con il Pro Piacenza varrà un turno di stop) ancora da disputare. 21 giocatori presi in esame, 4 non valutati. Cioè, Alessio Marcone (una presenza per 4’ giocati), Matteo Angelina (zero presenze), oltre ai partiti Ersid Pllumbaj (una presenza per 5’ giocati) e Stefano Molinari (zero presenze).

Ecco la prima parte con voti e giudizi a portieri e difensori, domani toccherà a tutti gli altri:

PORTIERI

Paolo Tornaghi  6,5: Perfetto nell’ordinario. Non altrettanto nello straordinario. Le due maggiori imbarcate stagionali (1-4 con il Piacenza e freschissimo 3-1 di Pistoia) l’hanno visto tra i pali. Ma parte della progressione tigrotta ha radici nel cambio di interprete in porta. Acquisito per accompagnare la crescita di Mangano, finisce col diventarne l’ombra. O il principale antagonista. Rassicurante

Giulio Mangano  5,5: Titolare? Fino a prova contraria. Che arriva puntuale il 21 novembre in forma di tardo pomeriggio saponato contro il Siena. Numeri non dissimili dal collega di guantoni (11 presenze contro 9, 12 gol subiti a 11, 3 clean sheet contro 4, 1,27 punti a partita a fronte di 1,44), ma presenza scenica di diverso spessore. Quattro mesi per dimostrare che il quadriennale firmato a luglio poggia ancora su solide basi. Spronato
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DIFENSORI

Christian Mora  7+: Il più gli vale per il distico elegiaco di Pisa. Da assumersi prima e dopo i pasti quando il morale è a terra. Le gioca tutte, tutte da titolare (Coppa Italia compresa), e tutte quasi per intero (1.720’ su 1.800’ potenziali). Unico in rosa a poter vantare questo primato. E unico a non avere una reale alternativa (alla ripresa contro l’Olbia andrà testata vista la sua squalifica). Destro educatissimo, tempi di inserimento calibrati, senso della posizione plasmabile. Saremmo sorpresi di non vederlo al piano di sopra in tempi medio/brevi. Sciccoso

Andrea Boffelli  7: Impiego contenuto (12 presenze, solo 6 da titolare), impatto certificato. Con il sarnicense dal primo minuto 3 vittorie (Novara, Entella, Pisa), 2 pareggi (Siena, Alessandria), una sconfitta (Piacenza), 4 clean sheet e 1,83 di media punti. Nessuno come lui. Magari perché è l’unico mancino del lotto difensivo. Magari. Stupefacente

Manuel Lombardoni  7: Talento evidentissimo. Tanto da adattarsi ad una posizione in campo (centrale di sinistra) apparentemente non nelle sue corde. L’apprendistato dura però solo lo spazio di un’amichevole (quella con la Pro Vercelli). Soffre il rosso con il Gozzano e il turnover successivo, finendo l’anno in leggero calo. Duttile

Giovanni Zaro  7: Quella della partenza in panca fino alla scalata nell’undici titolare l’abbiamo già sentita a noia. Quindi, la ribadiamo anche questa volta. Il Giuanìn è a soli 25 anni (da compiere il 12 maggio prossimo) uno dei leader tecnici ed emotivi della squadra. La qualità della sua prima palla d’uscita (oltre ai progressi nella marcatura dinamica) gli regalano 11 presenze (tutte integrali e tutte dal primo minuto) dal 17 ottobre in poi. Garantito

Matteo Battistini  6/7: Con Zaro e Boffelli compone il terzetto statisticamente più affidabile tra i 5 assortiti in stagione da Javorcic: 10 punti in 5 gare con 4 clean sheet. Passa per essere l’uomo di esperienza (100 presenze in C al prossimo ingresso in campo), ma è solo un classe ‘94. Meglio sul centro/destra che centrale puro. Credibile

Leonardo Galli  6/7: Principale laboratorio tattico dello spalatino in panca. Un po’ esterno, un po’ mezzala, spesso entrambe le cose anche nella stessa partita. Gioca sempre (16 su 20 da titolare) offrendo standard consistenti. Ma non gode di buonissima stampa. Senza un vero perché. Meritevole

Ivo Molnar  6,5: Vittima del Tonno Gate, il fiumano lascia il posto incustodito per poi ritrovarselo occupato al suo ritorno. Ancora parecchio convincente con Gozzano e Cuneo salvo doversi poi arrendere nuovamente all’influenza contro la Pistoiese. In marcatura non fa sconti a nessuno. Tranne che al cortisone. Scottato

Ansoumana Sané  6: Sino al 2 dicembre ad Arezzo fa praticamente solo tappezzeria (6 presenze per 115’ figlie dell’infinito infortunio estivo). Da lì in poi la lievitazione tanto auspicata con 4 gare (su 7) da titolare. Tutte (curiosamente) in trasferta: Arezzo, Entella, Pisa e Pistoiese. Sempre per la serie che il senegalese sarebbe più un’ala che un terzino. In virtù dei chiari di luna di cui sopra, il prestito dal Chievo potrebbe costituire il vero (ri)acquisto del mercato di gennaio. Intrigante

Giovanni Castiglioni