Pagelle biancoblu di fine stagione a manica larghissima. Complice il campionato decisamente sopra le righe della truppa di Javorcic. 24 giocatori presi in esame, 2 non valutati. Cioè i partenti di dicembre Ersid Pllumbaj (una presenza per 5’ giocati) e Stefano Molinari (zero presenze). I numeri presi in considerazione sono comprensivi del match playoff con la Carrarese.

PORTIERI
busto arsizio pro patria pisa tornaghiPaolo Tornaghi  7,5: Sei anni a giocare (poco) oltreoceano avrebbero scoraggiato chiunque. Non Turotti che lo prende per accompagnare la crescita di Mangano. Salvo ritrovarselo titolare causa forza maggiore. 22 presenze, 21 reti subite, 10 clean sheet (4 consecutivi tra Entella e Cuneo all’andata), nel 2019 imbattuto per 10 gare (8 vittorie e 2 pari) tra la Pistoiese e il Pisa, 1,82 di media punti. Andiamo avanti? Corazzato

Giulio Mangano  5,5
: Stagione no. Inutile avventurarsi in perifrasi. Il portiere del futuro diventato punto interrogativo. Succede. Soprattutto a 20 anni e soprattutto quando l’alternanza tra i pali è l’unico minus della gestione di Javorcic. 15 presenze, 14 punti (0,93 a gara), 17 reti incassate, 3 clean sheet e 5 sconfitte nelle ultime 5 uscite. Tutte in trasferta e tutte con sinistri tratti comuni. Una manciata di sfiga (che come sempre ci vede benissimo) completa la sua annata balorda. Oscurato

DIFENSORI
Andrea Boffelli  7,5: Unsung hero del campionato. Parte come alternativa. Si trasforma in punto fermissimo. L’essere l’unico mancino del lotto difensivo è circostanza non estranea all’evoluzione del sarnicense. 25 presenze, 17 da titolare, una rete (decisiva) contro la Juventus U23. Poca lappa, tantissima zappa. Produttivo

busto arsizio pro patria juventus under 23 moraChristian Mora  7,5: La Serie C è piccola per lui. Troppo piccolina. Prestito dalla Dea (come Boffelli), gioca praticamente sempre (35 su 37 in campionato più 2 in Coppa) e sempre da titolare tranne una (2.959’ su 3.330’ potenziali in campionato). Nella memoria collettiva resteranno il destro da Sindrome di Stendhal di Pisa e la traversa catartica di Carrara. Superdotato

Giovanni Zaro  7,5: Magari ad inizio stagione le idee dello spalatino erano altre. Magari, appunto. Dal 21 novembre salta solo Pontedera (scelta tecnica) e Pisa (squalifica). Due sconfitte, neanche a farlo apposta. 27 presenze per 2.430’. Di fatto, insostituibile. Nel senso più strettamente etimologico del termine. Faro

Matteo Battistini  7+: Tornaghi, Battistini, Zaro, Boffelli, Mora…Se esiste un undici titolare, comincia certamente così. Con il figlio d’arte a guidare (con oltre 100 presenze in categoria) un trio difensivo rigorosamente under 25. In partnership dal 1’ con Zaro e Boffelli, 11 partite con 8 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte (5 clean sheet). Media punti 2,27. Roba da Serie B diretta. Conduttore

Leonardo Galli  7: Feticcio javorcicciano se ce n’è uno. Coltellino svizzero buono alla bisogna come ala e come mezzala. Unico a giocarle tutte sia in Campionato che in Coppa. Poco appariscente. Nel suo ruolo (spesso), una specie di medaglia. Distinto

busto arsizio pro patria gozzano lombardoniManuel Lombardoni  7: I problemi alla spalla e la rimonta di Boffelli limitano il suo girone di ritorno a sole 8 presenze (7 da titolare con 2 successi, un pari e 5 rovesci). Il talento difensivo resta cristallino. La collocazione (centro o centro/sinistra?) un piccolo asterisco sul suo utilizzo. Peculiare

Ivo Molnar  6,5: Uno dei tre del Tonno Gate. Forse il più penalizzato visto che dopo il pranzo galeotto (22 novembre), il fiumano ne gioca solo 9 (8 dal 1’ con 4 sconfitte) chiudendo la stagione con qualche acciacco. Vaga sensazione di imbarazzo all’allungarsi del campo da coprire. Differito

Alessio Marcone  6,5: Voto da giustificare. Solo 3 presenze, una (oggettivamente terribile) da titolare con l’Arezzo. Della serie, benino ma non benissimo. Eppure spesso citato da Javorcic come simbolo dello spirito di gruppo. Segreto (si fa per dire) della splendida annata bustocca. Empatico

Ansoumana Sané  6,5: Miccia sempre accesa. Senza peraltro esplodere mai. Sino al 2 dicembre ad Arezzo fa praticamente il voyeur (6 presenze per 115’ frutto delle magagne fisiche estive). Poi un inverno col gas a martello (8 gare, 5 da titolare), prima di eclissarsi nuovamente anche in virtù della perdita del padre. Per il prestito dal Chievo, chiaro deficit tra quanto ci si attendeva e quanto ha effettivamente reso. Incendiario

Niccolò Cottarelli  6: Unico (piccolo) caso di mercato del gennaio tigrotto, è il primo tassello della Pro Patria che verrà. Torna da Alessandria dove D’Agostino lo aveva relegato alla muffa in panca. Per pura coincidenza (?) la prima da titolare la gioca proprio al “Moccagatta”. Perché la vendetta è un piatto che va servito tiepido. Avanguardia

ALLENATORE
Pro Patria-Arezzo 16 javorcicIvan Javorcic  8
: A dar retta ai rumors di spogliatoio, la gestione dello spalatino non ha prodotto scontenti. Un miracolo. O forse solo il frutto di lavoro, lavoro, lavoro e poi ancora lavoro. Con la tattica sempre debitamente confinata all’ombra della strategia. Profeta

DIRETTORE SPORTIVO
Sandro Turotti  8,5
: Problema: come è possibile portare una squadra con il terz’ultimo (o giù di lì) budget del girone ai playoff con l’ottavo posto in regular season? Equazione riservata esclusivamente a DS biellesi di comprovata esperienza. Moltiplicatore

 

DOMANI LA SECONDA PARTE

Giovanni Castiglioni