La stagione 2018/2019 è finita e i verdetti del girone A sono ormai tutti definiti: la Vergiatese si è guadagnata la promozione in Eccellenza, mentre sono retrocesse in Prima Categoria Saronno, Lentatese e Guanzatese (quest’ultima passando dai playout). Unica squadra non ancora in vacanza è la Rhodense che, nel terzo turno dei playoff, incrocia il Vighignolo (girone F) e può ancora tentare la scalata che porta all’Eccellenza (andata sabato 18 maggio alle ore 16 in trasferta e ritorno mercoledì 22 maggio alle ore 20.30 a Lucernate).

VergiateseVERGIATESE 9: il campionato della Vergiatese può essere diviso in due: i primi due mesi dell’annata e un girone di ritorno pressoché perfetto con in mezzo un periodo buio nel quale la società ha esonerato mister Cavicchia, ha chiamato al suo posto Gatti e ha rivoluzionato la rosa rimescolando un po’ le carte in tavola. Il risultato di questa mini rivoluzione, dopo un breve periodo di assestamento, è stato un 2019 quasi immacolato nel quale i granata hanno vinto 13 partite, ne hanno pareggiata una (2-2 con la Base 96 Seveso) e hanno perso solo lo scontro diretto con la Rhodense. Nella girandola di sorpassi e contro-sorpassi proprio con gli orange l’ha spuntata all’ultima giornata la Vergiatese che non ha sbagliato l’insidioso match-point contro il Gavirate e ha festeggiato il ritorno in Eccellenza dopo quattro anni. Migliore attacco (68 gol) e migliore difesa (25 gol subiti): macchina da guerra.

Fagnano-Rhodense 02RHODENSE 8,5: è tuttora in corsa per un posto in Eccellenza per la prossima stagione passando dai playoff. Saltato il primo turno grazie ai 10 punti di vantaggio sulla Base 96 Seveso, quinta, e superato il Morazzone nel secondo turno caratterizzato dalla grandine, la compagine di mister Raspelli tenta di nuovo la scalata verso il piano di sopra passando dai playoff dopo che l’anno scorso si è fermata al terzo turno. Dodici mesi dopo, con un allenatore nuovo e un gruppo rinnovato (tanti i giovani arrivati dal settore giovanile) la Rhodense è ancora in lizza per conquistare l’Eccellenza, segno della bontà del progetto di un club che da qualche anno è una solidissima realtà. Avere là davanti due bomber di razza come Caruso e Gentile (quest’ultimo ha vinto il Pallone d’Oro del girone A) aiuta (entrambi superano i 20 gol a testa) ma l’amalgama fa sempre la differenza. Treno in corsa. 

MorazzoneMORAZZONE 8,5: nessuno avrebbe scommesso un euro sui rossoblù che, invece, hanno zittito tutti arrivando dritti dritti al secondo turno dei playoff, fermati solo dalla Rhodense e dalla grandine. Mister Stincone (eletto Panchina d’Oro da Varese Sport) è approdato a Morazzone in estate e ha subito dimostrato le sue qualità di giovane e preparato allenatore. Pur non avendo a disposizione una rosa lunghissima, ha sempre tirato fuori il meglio dai suoi giocatori che in ogni situazione hanno mostrato carattere e coraggio. Così, partita dopo partita, la sua squadra si è presa la scena principale e ha lottato fino alla fine per approdare in Eccellenza da protagonista. Ha chiuso con il secondo migliore attacco che è stato capitanato da Mattia Ghizzi, leader prezioso nonché bomber implacabile da 27 reti totali (suo il titolo di capocannoniere del girone). Certezza. 

Base 96 SevesoBASE 96 SEVESO 7,5: ottimo campionato per i ragazzi di mister Castellazzi. Partiti in sordina, hanno sempre mantenuto un rendimento costante (26 punti nel girone d’andata, altrettanti al ritorno) che ha permesso loro di posizionarsi nella parte medio-alta della classifica. I playoff sono sfuggiti a causa della regola dei punti di distacco (10 dalla Rhodense, seconda), ma sarebbero stati la ciliegina sulla torta di una stagione da ricordare. Da menzionare è Andrea Panin, il funambolico numero 10 mancino che si è meritato una menzione tra i cinque migliori giocatori del girone secondo gli allenatori. Concreta. 

GavirateGAVIRATE 7: seconda difesa del campionato (26 reti subite, una in più della Vergiatese), quella che è mancata per arrivare al vertice è stata soprattutto la continuità in attacco raggiunta solo nel girone di ritorno quando l’inossidabile Miele si è sbloccato. La formazione rossoblù si è dimostrata un diesel: l’avvio di stagione e la ripresa dopo la pausa invernale non sono state certo fulminanti (e alla lunga questo ha pesato parecchio nell’economia del campionato) ma, una volta preso il ritmo, il Gavirate non si è più fermato e con una ascesa costante è arrivato a lambire la vetta e a centrare l’ennesima qualificazione consecutiva ai playoff. Dopo aver superato in campionato il Morazzone due volte su due, gli uomini di Crippa e Caon non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0 e sono usciti di scena al primo turno. Ad un passo dal vertice. 

SolaroUNIVERSAL SOLARO 7: salvezza più che tranquilla per i milanesi. Dopo un inizio da brividi, la mano di mister Crucitti (nominato tra i tre migliori allenatori del girone) che è arrivato in corsa a novembre si è vista (19 punti all’andata, 26 nel ritorno): la squadra infatti è risalita, ha occupato in pianta stabile le posizioni centrali della classifica, ben lontana dalle sabbie mobili dei playout ed è arrivata a cullare, almeno per qualche settimana, il sogno chiamato playoff. Se l’attacco ha girato come una “grande”, i 45 gol subiti sono stati decisamente’ troppi. Una curiosità: è stata la compagine che ha pareggiato meno di tutte le altre: solo 3 segni X a fronte di 14 vittorie e 13 sconfitte. Sufficienza piena. 

UboldeseUBOLDESE 6: quello dell’Uboldese è stato sicuramente un torneo al di sotto degli standard abituali degli ultimi anni. Maestroni e i suoi ragazzi hanno incontrato molte difficoltà (infortuni e squalifiche su tutti, ma anche una difesa molto bucata con ben 54 reti subite), ma, proprio nel momento clou e quando si trovavano con le spalle al muro, si sono rialzati prontamente evitando una retrocessione diretta che ad un certo punto sembrava probabile e bypassando anche la lotteria dei playout (37 punti). Lo scatto delle ultime giornate è stato di vitale importanza e ha reso meno amara una stagione non propriamente felice. Orgoglio finale. 

BesnateseBESNATESE 6: andata da urlo, ritorno da brividi. E’ così che si può riassumere la stagione di una Besnatese partita benissimo e rivelazione della prima parte del campionato. Gli uomini di Rasini (uno dei tre nominati alla Panchina d’Oro del girone) si sono meritati applausi e complimenti per tutto il 2018 quando hanno mostrato un ottimo calcio e sono arrivati in piena zona playoff, superando ogni aspettativa. Ai 25 punti della prima parte, però, ne sono seguiti soltanto 9 in tutto il ritorno e questo ha fatto tremare Angelucci e compagni che si sono salvati soltanto all’ultima giornata e con un po’ di batticuore. Montagne russe. 

FagnanoFAGNANO 6: neopromossa, si è salvata passando per i playout grazie al preziosissimo gol di Ingribelli sul campo della Guanzatese. Dopo un campionato di mille vicissitudini, di pura lotta e di rincorsa, domenica scorsa è arrivata la vittoria più bella e preziosa che consente al Fagnano di ripartire di nuovo dalla Promozione. Nel momento giusto, mister Raza è riuscito a tirare fuori il meglio dai suoi giocatori e infondere loro fame, voglia di lottare e non mollare mai. Obiettivo centrato. 

Cob91COB 91 6: Personé è stato il migliore realizzatore della formazione di Cormano (11 reti) che ha chiuso con 3 punti di vantaggio sulla zona playout. La salvezza è arrivata, ma se l’attacco è da playoff (50 gol fatti, gli stessi del Gavirate, ad esempio), i 56 gol subiti fanno della difesa di Provasi la seconda peggiore del girone insieme a quella della Lentatese e migliore solo a quella del Saronno. Troppo perforata, insomma, per provare a raggiungere qualcosa in più della salvezza. Sufficiente. 

MuggiòMUGGIO’ 6: neopromossa, ha centrato la salvezza e agli albori del torneo ha anche toccato la vetta della classifica togliendosi la soddisfazione di battere Gavirate, Besnatese e Vergiatese (ad inizio campionato). Si è dimostrata una squadra rognosa e difficile da affrontare soprattutto in trasferta dove ha raccolto 19 dei 35 punti totali e ha segnato 16 dei 28 gol. Formato trasferta.

OlimpiaOLIMPIA 5,5: campionato troppo altalenante per la formazione allenata da mister Rinaldi. Se alla fine del girone d’andata, pur con alti e bassi, la squadra si trovava a ridosso della zona playoff, nel ritorno, nonostante qualche innesto, non si è confermata e, perso il treno playoff, si è disunita perdendo le ultime cinque partite. Ci si aspettava di più di un posizionamento a metà classifica (38 punti) e l’equilibrio dimostrato si nota anche dalla perfetta parità tra gol fatti e subiti (38). A metà. 

MedaMEDA 5: le aspettative ad inizio stagione erano ben altre. I brianzoli avrebbero dovuto lottare per il vertice; invece, fin dall’avvio, non sono mai riusciti ad essere tra le “big” e a duellare per un piazzamento importante, pur avendone i mezzi e le qualità. Il sesto posto finale (46 punti) con una distanza marcata dai playoff non soddisfa appieno. Forse è mancato qualcosa in attacco: 38 reti segnate in 30 partite sono un po’ poche per competere con le migliori. Incompiuta. 

GuanzateseGUANZATESE 4,5: se l’anno scorso i playout avevano portato alla salvezza, quest’anno hanno condannato la squadra di mister Papis a scendere di una categoria. Le premesse dopo l’andata non erano certo queste: i 24 punti ottenuti allora, ad una sola lunghezza dall’affollata zona playoff, non lasciavano presagire il funesto girone di ritorno che ha fruttato solo 9 punti e un’amara retrocessione. Crollo verticale. 

LentateseLENTATESE 4: retrocessa direttamente senza passare dai playout, la Lentatese ha trascorso l’intero campionato nelle retrovie senza mai riuscire a staccarsi dalle sabbie mobili. Seconda peggiore difesa e terzo peggiore attacco: i numeri non mentono e hanno condannato i brianzoli alla Prima Categoria. Troppo poco. 

SaronnoSARONNO 4: retrocesso dall’Eccellenza l’anno scorso, scivola in Prima Categoria compiendo un doppio balzo all’indietro in due anni. I problemi societari sono stati molti e hanno avuto forti ripercussioni anche dentro al rettangolo di gioco. Dopo gli 8 punti dell’andata, sono stati 11 quelli del ritorno, decisamente troppo pochi per provare ad inseguire la salvezza magari passando dai playout. Gli 82 gol subiti sono quasi un record negativo. La mission impossible non è riuscita.

 

LA CLASSIFICA FINALE

LE PAGELLE DEL GIRONE D’ANDATA

Laura Paganini