Dal rossonero al rossoblù: Riccardo Petruzzellis ha deciso di cambiare aria e, dopo tre stagioni ad Uboldo, ha accettato la corte serratissima del Morazzone rifiutando le tante altre proposte che gli sono arrivate. Il centrocampista offensivo classe 1996 che vive a Gallarate, dunque, si rimette in gioco in una squadra che arriva da un campionato sopra le righe e che non vede l’ora di ripetersi.

Che cosa ti ha portato al Morazzone?
“Ho valutato qualche offerta simile, ma ho scelto Morazzone per alcuni motivi importanti per me: per la vicinanza a casa, perchè giocherò con un grande amico come è Martignoni che mi ha parlato bene dell’ambiente, per le strutture e gli ottimi campi di cui dispone la società e per il pressing del ds Dallo. Mi fa piacere quando vengo cercato da qualcuno e da parte sua ho sentito tanta stima e un voler puntare davvero su di me. Sono contento della mia decisione e sono curioso di iniziare questa nuova avventura”.

L’ultima stagione non è stata delle migliori né per l’Uboldese né per te. 
“Purtroppo non ho reso come avrei voluto e a Morazzone spero di fare decisamente meglio. Aver cambiato squadra è uno stimolo in più per me e vorrei rilanciarmi sotto ogni punto di vista. Mi fa molto piacere anche che nella mia nuova società ci sia un preparatore atletico che potrà seguirmi sotto l’aspetto fisico, cosa che mi è mancata negli ultimi tre anni ad Uboldo. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti necessari perchè io possa fare bene e lo spero proprio”.

Conosci mister Alessandro Lorenzi? 
“Per ora non ho avuto modo di incontrarlo ma mi hanno tutti parlato benissimo di lui. Non allena da molto, ma ha vinto un campionato di Seconda Categoria con il San Michele e inoltre è stato un grande giocatore al quale piaceva dare direttive in campo. Insomma, aveva già la stoffa del tecnico e in più ha calcato palcoscenici prestigiosi. Spero di imparare tanto da lui e mi metterò a sua completa disposizione”.

Come hai vissuto l’ultima annata ad Uboldo?
“Non è stato facile. Sono nate alcune incomprensioni e credo che il ciclo costruito qualche anno fa dal ds Amato sia andato via via concludendosi. Non a caso la maggior parte di noi si sta accasando altrove e ora la dirigenza sta costruendo un nuovo gruppo dal quale ripartire con rinnovato entusiasmo. L’anno scorso eravamo una buonissima squadra, ma non siamo riusciti ad esprimerci secondo le nostre potenzialità. Ci siamo così ritrovati a lottare fino alla fine per non retrocedere, cosa non facile per una rosa che ha maggiori qualità ed è stata assemblata per contendersi altri obiettivi. Ci sono delle annate storte e la scorsa è stata una di quelle. Ringrazio però mister Maestroni che stimo molto e con il quale ho avuto sempre un ottimo rapporto”.

Quanto a te, quale è stato il tuo percorso prima di approdare ad Uboldo?
“Ho iniziato nelle giovanili del Torino Club e poi mi sono spostato a Cassano dove ho esordito in prima squadra nel campionato di Eccellenza. Siamo retrocessi, ma l’anno successivo abbiamo vinto i playoff di Promozione e abbiamo conquistato di nuovo l’Eccellenza che ho giocato di nuovo con la maglia del Cassano. Poi ho scelto Uboldo e ora eccomi al Morazzone dove mi auguro di mettere a frutto le mie doti di giocatore generoso e propenso a offrire assist ai compagni”.

Prima di rimetterti al lavoro, riesci a goderti delle meritate vacanze?
“Devo aspettare ancora un po’ perchè andrò il mese prossimo prima in Puglia e poi in Sardegna. Per il momento lavoro e partecipo a tanti tornei in zona per mantenermi in allenamento e in forma. E poi, soprattutto, perchè amo il calcio e mi piace tantissimo scendere in campo”.

Laura Paganini