Grinta, ambizione e determinazione. Sono queste le parole che userei per descrivere Nicolas Piccinelli, difensore del Luino. Sportivo a tutto, ha trascorsi nel mondo del pugilato, dove ha combattuto per la Boxe Team Camacho.
Combattere sul ring ti ha aiutato a sviluppare qualità che metti anche nel tuo ruolo attuale in campo?
“Mi è servito soprattutto per controllare il mio carattere perchè prima in campo ero più nervoso. Ho giocato in Promozione ed è capitato che qualche volta i ragazzi più grandi mi istigassero ma con il tempo mi sono calmato. Quindi sul piano caratteriale mi ha aiutato, ma mi è servito anche per tutta la parte dell’aspetto fisico.”
L’anno scorso hai giocato con il San Michele. Quest’anno hai preso la strada di Luino.
“Sono andato al Luino perché il mister mi aveva già allenato in passato e ho un certo legame con lui. Inoltre, molti dei miei compagni con cui giocavo in Promozione erano qui e quindi ho scelto questa società. Poi, ovviamente, la dirigenza mi ha presentato un bel progetto”.
Ti trovi bene?
“E’ una società seria e giocare con tanti compagni avuti nel passato mi ha fatto ritornare ai vecchi tempi. Sono contento della mia scelta.”
Che ne pensi del campionato?
“Rispetto alla passata stagione, la Seconda Categoria è più livellata e imprevedibile, come testimoniano gli ultimi risultati, ad esempio, di Cairate e Casmo che non hanno vinto contro squadre con meno punti in classifica. Penso che se teniamo botta, i playoff sono fattibili. Ogni partita è a sé e ogni gara andrà giocata come una finale.”
Quando giochi non ti risparmi.
“Entro in campo per vincere e non ci sto a pareggiare. Ad esempio, lo 0 a 0 con il Coarezza mi è pesato molto. Abbiamo preso sottogamba quella partita.”
Roberta Sgarriglia