Una notizia buona nascosta in una cattiva. La Pro Patria torna a segnare in trasferta dopo 82 giorni (e 551’), ma perde la quarta consecutiva fuori (sesta nelle ultime 7). Circostanza che non occorreva dalle ultime 4 della disastrosa annata 2015/2016. Ma più del cosa, il 3-1 di Lucca colpisce per il come. Cioè, identiche modalità (e medesimo epilogo) di tutte le gare lontano da Busto nell’arco di tempo di cui sopra (Vercelli esclusa). Sconfitte talmente imparentate da costringere ad una riflessione. Oltre che ad un repentino cambio di rotta.

Pro Patria cover band. Filo interrotto e ripreso con Beppegol. L’ultimo a segnare in trasferta nel 2018 (30 dicembre nel 3-1 di Pistoia), e il primo a farlo nel 2019. Stesso marcatore (ovviamente Le Noci) e analoga sinossi: sempre 3-1, sempre in Toscana e sempre con svantaggio iniziale, pareggio nella ripresa e punteggio chiuso sulla sirena. Striscia di astinenza interrotta a 551’. La più lunga dalla stagione 84/85 (allora furono addirittura 715’).

Papaveri o papere? Il sillogismo Mangano in porta/Sconfitta esterna è ormai un format. Ma al di là del lampante rilievo statistico (5 rovesci nelle ultime 5), il match con la Lucchese ha proposto errori molto più condivisi di quanto un’analisi basata sulle semplici coincidenze potrebbe suggerire. Basti dare un’occhiata all’azione del primo gol rossonero in cui almeno 4 giocatori biancoblu sono chiaramente fuori posizione (o fuori tempo). Venerdì a precisa domanda Javorcic aveva risposto: “Quello del portiere non deve diventare un alibi”. Ecco, appunto.

A casa tutti bene. Male fuori, l’opposto in casa. Dove peraltro non gioca dal 24 febbraio (2-0 sull’Albissola). Striscia aperta di 6 vittorie (Cuneo, Olbia, Carrarese, Juventus Under 23, Novara e Albissola) e di 265’ senza subire reti (Mokulu il 4 febbraio). La Pro Patria ha il secondo migliore rendimento casalingo del girone (34 punti dietro ai 36 dell’Entella), ma il terzo peggiore in trasferta (12 contro gli 11 dell’Albissola e i 9 dell’Arzachena).

serafini-2-615x370O tosco che per la città del foco. Prossima fermata stadio “Speroni” contro l’Arezzo (sabato ore 14.30). All’andata (2 dicembre) terminò 1-1 (Brunori, Mora e rigore fallito da Le Noci). Nella storia solo 9 precedenti con una vittoria tigrotta (1-0 firmato Salvalaggio nel primo incrocio a Busto datato 15 settembre 2002), 6 pareggi e 2 successi amaranto (1/2/1 casalingo). Ultimo rendez-vous in via Cà Bianca il 16 novembre 2014 (1-2 con reti di Dettori, Erpen e Serafini, nella foto sopra). Contro le toscane in casa la Pro Patria ha raccolto 11 dei 15 punti disponibili (vittorie con Pistoiese, Pontedera e Carrarese e pareggi con Siena e Lucchese).

Ho perso il trend. Tra i numeri cari a Javorcic, il confronto tra andata e ritorno. Paragone che le ultime sconfitte hanno reso meno scostato: 15 punti nella prima metà sino alla 13^, 16 nella seconda parte giunti alla stessa giornata. Facendo la tara ai 3 punti in segreteria con il Pro Piacenza.

Giovanni Castiglioni