Sì, ma la punta? Eh già perché a 4 giorni e spiccioli dal gong del mercato, la Pro Patria ha sempre in standby lo slot di quinto attaccante. Va be’, ma ce ne sono altri 4 per 2 posti nel 3-5-2, non sarà mica un problema. Ehm…non proprio. Perché nelle 38 gare di campionato (playoff compresi) della stagione passata per 21 volte Ivan Javorcic ha avvicendato durante la gara entrambe le punte, in 15 almeno una. Solo con Pro Vercelli (andata) e Pisa (ritorno) i 2 titolari hanno portato a termine i 90’. Non a caso, due circostanze in cui andava recuperato il risultato. Il primatista di sfide giocate per intero è Mastroianni (7). A riprova di rotazioni in cui gli attaccanti (con 5 sostituzioni a disposizione) sono le opzioni principali alternate dallo spalatino. Quindi (detta banalmente alla Catalano), 5 è certamente meglio di 4.

Tutto questo per contestualizzare quanto la caccia turottiana al delantero mancante non rappresenti un orpello. Anzi. Ma la capacità del biellese di lavorare sottotraccia è arcinota e molti dei nomi fatti in queste settimane potrebbero essere fondati. Oppure no. “Spesso si scambiano telefonate per trattative”, ci ha confidato il DS biancoblu qualche giorno fa. Certe (invece) sono strategie societarie e specimen tecnico. Tracciati direttamente da Javorcic: “Ci sono dei parametri economici da rispettare. In più, non possiamo nasconderlo, c’è una nuova normativa sugli incentivi all’utilizzo dei giovani di cui tenere conto. Per noi è vitale. Per dire che a parità di condizioni, se dobbiamo scegliere tra un ’95 e un ’98, l’opzione è chiara…. Quello che può mancare tecnicamente al nostro organico è un attaccante completo che possa spaccare la partita con un guizzo e delle giocate “. Cioè, uno alla Chiricò. Con le dovute proporzioni. Tecniche e (soprattutto) economiche.

Altra casella da colmare entro lunedì alle 22 quella dell’esterno mancino. Ma lì, il lavoro svolto sul nipote d’arte Niccolò Baronio, potrebbe portare ad esiti diversi da quelli immaginati inizialmente.

Giovanni Castiglioni