Era forse il protagonista più atteso di questo campionato, si è fatto attendere ma ne è valsa la pena: Milos Teodosic si presenta al PalaDozza con una prestazione da campione qual è, e permette alla Virtus di battere una Venezia alla seconda sconfitta consecutiva. Bologna è l’unica squadra imbattuta del campionato insieme a Sassari, vincente sul parquet di Trento. Segue un folto gruppo, tra le quali si distinguono Milano, Brescia e Brindisi. Cantù esce sconfitta da Reggio Emilia, ancora a secco Pesaro, Pistoia e Trieste.

Dolomiti Energia Trentino – Banco di Sardegna Sassari 73-76
Serve una tripla allo scadere del tempo, in isolamento, da parte di Curtis Jerrels a Sassari per uscire vittoriosa da Trento: la guardia ex-Milano, che fino a quel momento aveva combinato poco o nulla, decide di prendersi la responsabilità più grande, sfida Aaron Craft e segna tre punti che ne valgono due in classifica. La partita ha viaggiato quasi sempre sul binario dell’equilibrio, anche quando Sassari ha provato a scappare nel secondo quarto Trento ha recuperato lo svantaggio con le giocate di Knox e Gentile. La squadra di Pozzecco vince la gara a rimbalzo, dove recupera esattamente il doppio dei palloni di Trento (21 e 42, di cui 14 in attacco) e in generale dimostra la grande qualità che possiede nei suoi primi otto uomini. Per Trento 16 di Knox, 12 di Kelly e 11 di Gentile. Per Sassari 14 di Evans, 12 di McLean e Vitali, 10 di Bilan.

Happy Casa Brindisi – Germani Basket Brescia 88-78
Voleva farsi perdonare davanti al suo pubblico dopo l’opaca prestazione casalinga all’esordio al PalaPentassuglia, e ci è riuscito Adrian Banks, che è l’uomo in più della vittoria di Brindisi contro Brescia, alla sua prima sconfitta stagionale. I padroni di casa cominciano a scappare nel secondo quarto, quando Banks e Thompson azzeccano qualche conclusione dalla distanza, mentre Deandre Lansdowne, il cannoniere di fiducia della Leonessa, è alle prese con una giornata no. Gli ospiti provano a rimontare con il loro tipico gioco di squadra, accentuato dalle giocate di un grande Brian Sacchetti, ma a firmare il successo di Brindisi è prima Banks, incontenibile in attacco, e poi Tyler Stone, all’esordio in maglia Brindisi, capace di mettere due triple consecutive in faccia a Cain. Per Brindisi 31 di Banks, 18 di Thompson, 15 di Brown e Stone. Per Brescia 15 di Abass, 14 di Horton, 13 di Cain, 11 di Laquintana.

AX Armani Exchange Milano – Pallacanestro Trieste 88-73
Non ha nessun problema Milano a scrollarsi di dosso le prime sconfitte stagionali e riprendere a vincere contro Trieste. Già dal primo quarto la squadra di Messina costruisce un buon vantaggio, prima di scappare definitivamente nel secondo grazie agli assist di Rodriguez e alle triple di Roll. Trieste non riesce a reagire, anche perché sia Justice che Cavaliero hanno le polveri bagnate, mentre Milano continua a costruire gioco anche attraverso un cattedratico Luis Scola, al suo esordio in campionato. I padroni di casa non tirano benissimo da 3 punti (7/23), ma hanno un’ottima circolazione di palla, con la bellezza di 28 assist. Per Milano 22 di Roll, 15 di Rodriguez, 13+7+7 di Scola, 10 di Biligha. Per Trieste 11 di Peric, 11 di Mitchell.

Virtus Roma – Vanoli Basket Cremona 97-94
Prima vittoria in campionato per la Virtus Roma, che sconfigge in volata Cremona grazie non solo alle giocate offensive di Jerome Dyson, autore di un paio di prodezze nei minuti finali, ma anche grazie allo sforzo difensivo di altri protagonisti. La gara è ad alto punteggio fin dal primo quarto, quando per Cremona si scatenano già Saunders e Diener, mentre Roma si affida al suo totem Davon Jefferson. Nessuna delle due squadre riesce a scappare fino all’ultimo quarto, quando si alza l’intensità fisica della partita. Vengono commesse alcune ingenuità, anche da parte di insospettabili come Dyson o Ruzzier, ma nei possessi decisivi si fanno sentire Alibegovic e Baldasso, capaci di fermare un Saunders fino a quel momento molto difficile da marcare. A risolvere la pratica ci pensa poi Dyson, prima con un canestro in acrobazia poi con una tripla senza senso a pochi secondi dalla sirena. Per Roma 25 di Dyson, 20 di Buford, 11 di Kyzlink. Per Cremona 19 di Saunders, 18 di Diener, 11 di Ruzzier e Tiby.

Acqua S. Bernardo Cantù – Grissin Bon Reggio Emilia 75-92
Si riprende dalla sconfitta di Trento la Grissin Bon e conquista i suoi primi due punti in campionato contro Cantù, reduce dal turno di riposo. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, segnato soprattutto dai punti di David Vojvoda, Reggio mette le marce alte nel terzo periodo, quando salgono in cattedra Johnson-Odom e Upshaw, mentre Cantù fa tanta fatica a mettere punti a referto, soprattutto dalla lunga distanza, dove le percentuali sono molto basse (6/26). C’è un duello molto bello sotto le plance, dove Kevarrius Hayes, che conferma la sua fama di grande stoppatore, sfida un Josh Owens perfetto dal campo (6/6 per l’ex Trento). Per Cantù 16 di Young, Clark ed Hayes. Per Reggio Emilia 15 di Vojvoda, 14 di Owens, Upshaw e Fontecchio, 13 di Johnson-Odom, 11+10 assist di Mekel.

De Longhi Treviso – OriOra Pistoia 87-82
Arriva la prima vittoria in campionato anche per Treviso, che schianta una Pistoia che fino ad ora ha poco da spartire con la serie A. Gli uomini di Menetti partono subito forte e raggiungono la doppia cifra di vantaggio già a inizio secondo quarto, sfruttando l’aggressività di un Severini attivo sia vicino a canestro che dietro l’arco dei 3 punti. Pistoia perde troppi palloni (20) per essere realmente pericolosa in attacco, e non bastano le iniziative da solista di Petteway per un attacco troppo lento e statico, che alla fine della gara avrà collezionato solo 9 assist. Al contrario Treviso recupera la bellezza di 16 palloni e ha molte occasioni in contropiede, soprattutto con un grande Nikolic, sicuramente l’uomo più costante in questo inizio di stagione per la De Longhi. Per Treviso 17 di Logan e Fotu, 15 di Nikolic, 11 di Severini, 10 di Cooke. Per Pistoia 17 di Petteway, 15 di Johnson, 14 di Brandt.

Segafredo Virtus Bologna – Umana Reyer Venezia 75-70 (foto FB Virtus Segafredo Bologna)
Ha un nome la grande vittoria casalinga della Virtus contro i campioni in carica: Milos Teodosic. Il playmaker serbo, alla prima partita ufficiale dallo scorso dicembre, è senza alcun dubbio l’uomo in più dei suoi. Entrato dalla panchina, l’ex Clippers ha cominciato fin da subito a segnare canestri su canestri per tenere in partita i suoi, oltre a firmare assist al bacio per il sempre positivo Vince Hunter. Venezia deve fare i conti con un Julyan Stone ancora opaco, alle prese con qualche problema personale: l’attacco dei lagunari ne risulta rallentato, come dimostrano le 17 palle perse di fronte ai soli 16 assist. Bologna invece sembra aver raggiunto un buon ritmo in attacco già a questo punto della stagione, e non potrebbe essere altrimenti con due playmaker del calibro di Teodosic e Markovic. Per Bologna 22 di Teodosic, 16 di Hunter, 14 di Weems, 10 di Markovic. Per Venezia 16 di Watt, 12 di Bramos e Daye, 10 di De Nicolao.

Marco Mastrorilli

LA PARTITA DI VARESE
LA FOTOGALLERY
– RISULTATI E CLASSIFICA