Di nuovo a diretto contatto con Meo. Dopo la sfida nei quarti di coppa Italia e poi la settimana azzurra piena di entusiasmo e soddisfazioni, con anche l’attribuzione della cittadinanza onoraria, le strade di coach Sacchetti s’intersecano ancora con quelle di Varese e del quintetto allenato da Attilio Caja.

La corsa ai playoff propone una nuova sfida con quella Cremona che – sconfitta da Avramovic e compagni all’andata sul parquet della città del Torrazzo – appare formazione di ottimo livello, tecnico ma anche atletico. Tanto più che – contando sul fosforo che Travis Diener sa utilizzare al meglio in cabina di regia e sulla consistenza di Mathiang dentro l’area colorata oltre che sul fromboliere Crawford e il tuttofare Saunders, ma anche sulla consistenza del duo tricolore Ricci e Ruzzier – la Vanoli ha saputo crescere di rendimento con l’avvio del 2019, fino al punto da meritarsi il primo trofeo nazionale nella storia di questa società: la Coppa Italia vinta a Firenze. Una società alla cui crescita, fino alla chiamata di Toto Bulgheroni che nell’estate ‘18 lo volle in terra prealpina, nel corso degli ultimi anni ha dato un contributo decisivo da dietro la scrivania dirigenziale proprio il “nostro” Andrea Conti.
Ora Cremona si trova nella parte nobile della classifica e punta a dare continuità a un’efficacia nel proprio gioco che ha manifestato ampiamente in questo scorcio di stagione.

L’Openjobmetis, dal canto suo, non può che riproporre i canoni di una formazione che finora ha offerto un rendimento ad alto profilo, probabilmente superiore alle realistiche previsioni d’inizio campionato. E quindi spazio ancora a una forza agonistica che è frutto di un impegno collettivo dove ciascun singolo si mette a disposizione per l’efficacia del gioco di squadra, seguendo le indicazioni che giungono dalla panchina. Non sarà facile contro questa Cremona: di sicuro, però, ancora una volta il quintetto biancorosso non lascerà nulla di intentato per regalare un successo ai baskettofili varesini.

Antonio Franzi