Ormai siamo al cliché. Forzato, ma pur sempre cliché. Pro Patria avanti e sistematicamente ripresa. Ad Alessandria con la Juventus U23 è successo due volte. Entrambe a fil di sirena (o giù di lì) dei due tempi di gioco. Banale coincidenza? Può essere. Anche se è più probabile che non lo sia. Perché seppur con modalità ed avversari differenti, il rilievo statistico è la costante dell’equazione tigrotta di questo avvio di stagione. Impossibile dire se domenica a Siena (ore 15.00, stadio “Franchi”), ci si debba augurare che la circostanza si ripeta nuovamente.

Vienimi a prendere. Chiaramente Javorcic ha le sue ragioni (“Per essere rimontati bisogna prima andare in vantaggio”). Ma quando accade sempre, cercare di capirne il motivo diventa inevitabile. Cinque reti segnate, altrettante rimonte subite con una media 17,8 minuti intercorsi tra il vantaggio e la replica avversaria. Dai 32 giri di lancetta con il Monza ai 3 con la Pergolettese. L’anno passato era occorso 7 volte (2 nelle prime 3 giornate), e in 2 occasioni (al ritorno con Olbia e Alessandria), la formazione biancoblu aveva poi comunque vinto. Chissà che non sia il caso di far segnare prima gli altri.

Voleva solo Ghioldi, Ghioldi. Ci ha messo 30 partite (e 1.448 minuti) per segnare il primo gol con la Pro Patria. Forse proprio il clic che mancava. Sul piano tecnico e su quello della fiducia personale. Pippo Ghioldi (20enne ormai alla terza stagione nel giro della prima squadra) ha rotto il ghiaccio nella maniera più improbabile. Capocciata nell’angolino con traiettoria balistica imperscrutabile. La prima volta non si scorda mai.

Chi più ne ha più ne Fietta. Segni particolari: indispensabile. Almeno questa è l’impressione legata alla presenza in mediana di Giovanni Fietta. Monumentale domenica (anche nel supporto a Cottarelli nel disfunzionale avvio di gara), per leadership tecnica ed emotiva. Complementare o alternativo a Bertoni? La giuria è ancora in camera di consiglio.

Edoardo mani di forbice. Prima rete in campionato, seconda ufficiale dopo quella con il Matelica in Coppa. Per Edo Defendi il gol non è certo un’anomalia. Così come la sua esultanza a coltello tra i denti. L’ex Cuneo e Como è il quinto diverso marcatore delle 5 reti bustocche (Ghioldi, Mastroianni, Bertoni e Lombardoni gli altri).

Siena ridens. Due sconfitte interne (Olbia e Carrarese), due successi esterni (Juventus e Lecco). Diciamo che per il Siena di Dal Canto il fattore campo conta il giusto. Nella storia, 10 precedenti con 3 vittorie toscane, 4 della Pro e 4 pareggi. A domicilio bianconero, 4 successi interni e uno solo tigrotto: 2-6 in B il 28 dicembre 1941. La stagione passata (quasi 60 anni dopo l’ultimo incrocio), 1-0 firmato Russo il 23 gennaio. Quella del “Franchi” sarà la prima tappa di una settimana in salsa toscana con la Pianese allo “Speroni” mercoledì 25 (ore 18.30) e l’Arezzo in trasferta domenica 29 (17.30).

Abbonati con la camicia. Campagna abbonamenti chiusa per tutti tranne che per gli under. A cui è garantito ancora qualche giorno di disponibilità. Contabilità attestata sulle 480 tessere ancora da arrotondare. Dato discreto (+20% reale rispetto all’anno scorso al netto dei tagliandi omaggio), ma non straordinario. La Pro Patria meriterebbe numeri più congrui.

Io no spik inglish. Mercoledì 18 a partire dalle 18.30 una nutrita rappresentanza di giocatori della Prima Squadra sarà ospite dello sponsor MYES (My English School) in via Mazzini 26 a Busto. Quiz e aperitivo agevoleranno la familiarità tra gli studenti e i giocatori biancoblu.           

Giovanni Castiglioni