Non è certo il primo successo nella sua lunghissima carriera (quasi vent’anni trascorsi tra C1, C2 e Serie D), ma quello appena ottenuto con la Vergiatese ha un sapore davvero particolare per Tino Shala. Arrivato a novembre in granata in un periodo difficile, domenica ha siglato il rigore decisivo per la vittoria sul Gavirate e per la promozione in Eccellenza, una categoria che a Vergiate mancava da alcune stagioni.

Che emozione stai e state vivendo?
“Ieri sera abbiamo festeggiato tutti insieme questo traguardo che ci rende orgogliosi. Sono contentissimo per quello che abbiamo fatto e il salto di categoria è la ciliegina sulla torta di un’ottima annata. Posso dire che in spogliatoio non si è mai parlato di vincere il campionato, ma si è sempre e solo lavorato sodo e dato il massimo per questa maglia”.

Non hai iniziato la stagione con la Vergiatese, ma che cosa ti ha fatto dire di sì in corsa?
“Il merito è di Tosca al quale sono legato e per il quale nutro molta stima. E’ lui che mi ha contattato con la proposta di dare una mano alla squadra. Mi ha chiesto aiuto, ma in realtà sono stati  lui e i ragazzi ad aiutare me. Il gruppo, infatti, è sempre stato unitissimo e questo ha fatto la differenza, insieme ai valori umani e tecnici di giocatori di alto livello come ad esempio Vitulli, Azzolin, Guarda, Kate, Trionfo e Becerri”.

Sei arrivato a novembre in un momento davvero delicato. Che cosa è scattato poi?
“Il mio ritorno è coinciso con il cambio del mister e al termine di una serie di sconfitte consecutive. Ci siamo rimboccati tutti le maniche e con grande umiltà abbiamo iniziato a lavorare sodo senza guardare alla classifica. Partita dopo partita abbiamo risalito la china e nel girone di ritorno abbiamo cominciato a credere nella possibilità di farcela. Nessuno, però, ha mai detto apertamente che la promozione era il nostro obiettivo. Sono nel mondo del calcio da una vita e so bene che può succedere di perdere i campionati anche all’ultimo metro”.

Avete temuto di non farcela nel testa a testa finale con la Rhodense?
“Contro la Rhodense abbiamo perso lo scontro diretto a metà marzo in casa nostra pur giocando benissimo e, anzi, meglio dei nostri avversari. Ci sono costati cari, però, otto minuti di black out totale e l’espulsione di Becerri che per noi è fondamentale. Nonostante il ko, non ci siamo demoralizzati e da lì in avanti non abbiamo più sbagliato un colpo, nemmeno domenica quando la tensione era palpabile e la posta in palio altissima. Non abbiamo giocato bene anche perchè il Gavirate è una signora squadra, ma ci siamo presi i tre punti che per noi valevano oro”.

Come dopo ogni trionfo, ecco la domanda di rito: a chi dedichi questo successo?
“Ho un occhio di riguardo per tutti i ragazzi della mia squadra, per il mister che è molto preparato e disponibile  e per Tosca. Voglio citare anche il preparatore atletico e il preparatore dei portieri, due figure per noi importantissime”.

Sabato scattano i playoff e nel primo turno si giocherà Morazzone-Gavirate (ore 18). Il tuo pronostico qual è?
“Secondo me vincerà il Gavirate. Domenica mi sono piaciuti molto, hanno un allenatore davvero capace e degli ottimi giocatori. Dirò di più: saranno loro a superare anche il secondo turno e, dunque, a battere pure la Rhodense. Punto su di loro”.

Quanto a te, invece, che cosa ti riserva il tuo futuro?
“Tra qualche mese compirò 42 anni ma ho ancora voglia di giocare a calcio. Tutto è ancora prematuro ma se rimarrà mister Gatti e se Tosca mi vorrà ancora sarò contentissimo di rimanere a Vergiate anche in Eccellenza”.

Laura Paganini