Giocatore affidabile e ottimo tecnicamente, Tommaso Teruggia è uno dei punti fermi dei Mastini. Grande promessa dell’hockey locale da ragazzino, ha mantenuto le aspettative e ora, a 35 anni appena compiuti, è una delle colonne della squadra di coach Da Rin che ha molta considerazione di lui.

Come hai iniziato a praticare questo sport?
“Ho cominciato a Varese da bambino a soli 6 anni e, dopo la trafila nelle giovanili, ho esordito a 16 anni in Serie A. Mi ricordo benissimo quella partita: giocavamo contro il Fassa e ho fatto il mio ingresso in pista con grande orgoglio ed emozione. Insieme a Malacarne, ho fatto parte della prima squadra anche nelle due stagioni successive quando abbiamo raggiunto i playoff. Successivamente ho fatto un’esperienza a Chiasso prima di tornare in Italia con il Como in A2 e poi di nuovo a Varese. Per tantissimi anni ho vestito la maglia dei Killer Bees, con i quali mi sono tolto qualche bella soddisfazione, e ora sono contento di giocare i playoff con i Mastini”.

L’obiettivo stagionale dei playoff è stato raggiunto. Dove si può arrivare ora?
“Siamo felici di aver centrato la post season che mancava a Varese da un po’ di anni. Il traguardo è stato centrato, ma rimane un certo rammarico per non essere riusciti ad entrare nei playoff in una posizione migliore della settima. Credo che se non avessimo perso alcuni punti per strada nella prima fase ci saremmo riusciti ma, nel complesso, siamo fieri del nostro percorso. Adesso ci troviamo di fronte ad Appiano e la sfida è complicata, ma nello stesso tempo anche abbastanza equilibrata. Siamo già riusciti a metterli in difficoltà e al PalAlbani ad ottobre sono usciti sconfitti; non vedo perchè non dovremmo riuscire a batterli anche domenica. Giovedì sera andremo ad Appiano carichi e decisi a dire la nostra contro una squadra che sappiamo essere completa, con un portiere affidabile e un attacco forte che ha nel ceco Prochazka la punta di diamante”.

Hai già giocato dei playoff e sei abituato a match importanti. Che aria si respira?
“C’è un’atmosfera diversa sia sul ghiaccio che sugli spalti. Sono convinto che il nostro pubblico domenica arriverà in massa a sostenerci perchè abbiamo bisogno della spinta di tutti. Quanto a noi che siamo sul ghiaccio, si sente un’intensità, una adrenalina e una voglia di combattere fino all’ultimo secondo che difficilmente ha eguali nelle altre fasi del campionato. Si dà tutto per la propria maglia e, nel nostro caso, per portare in alto Varese”.

Hai iniziato la stagione un po’ in sordina e poi hai conquistato sempre più la fiducia del coach. Che cosa ti rimarrà di questa annata?
“Coach Da Rin non mi conosceva benissimo, ma via via ha apprezzato il mio modo di giocare, di lavorare per i compagni e di mettermi a disposizione del gruppo. Dal punto di vista tecnico sono piuttosto bravo e mi sono ritagliato sempre più spazio, cosa che naturalmente mi fa piacere. Ho avuto qualche acciacco fisico all’adduttore, poi alla schiena e poi ad una mano che mi ha limitato, ma ora sto bene e sono pronto a lottare”.

Laura Paganini
(foto Facebook Mastini Varese)