Con la vittoria interna su Sassari, la Openjobmetis ha interrotto una striscia aperta di tre sconfitte consecutive e ha ritrovato serenità in classifica: una sconfitta contro i sardi avrebbe riavvicinato i biancorossi al nono posto, i due punti invece hanno rimesso un margine di sicurezza tra Varese e le inseguitrici della lotta Playoff.

Tra chi sta tentando la rincorsa per la post-season c’è anche la Dolomiti Energia Trentino, attualmente a -4 in classifica dalla squadra di Caja. Negli ultimi anni, i bianconeri hanno sempre disputato un girone d’andata sottotono poi compensato da un girone di ritorno strepitoso. Buscaglia spera che i suoi riescano anche quest’anno a compiere un’impresa di questo tipo perché, attualmente, la classifica decisamente non è favorevole.

Varese, come dicevamo, è sicuramente più tranquilla, anche se si troverà sabato sera a dover provare a sfatare un tabù: in quattro match disputati sul parquet dei trentini, sono arrivate quattro sconfitte. Il momento però potrebbe essere buono per invertire il trend perché il morale non è alto in casa Trento – anche a causa della sconfitta casalinga con Cantù di una settimana fa – e la Openjobmetis invece non ha particolari pressioni.

L’uomo a cui prestare più attenzione è sicuramente il playmaker Aaron Craft (10.7 punti e 5.4 assist di media), colui da cui dipendono maggiormente i destini della Dolomiti Energia; dalla panchina nel parco esterno escono il veterano Toto Forray (6 punti e 1.9 assist) e al suo fianco l’azzurro Diego Flaccadori (9.3 punti), talento straordinario forse ancora non del tutto sbocciato, sebbene l’età (è un classe ’96) sia decisamente dalla sua parte.

In forte crescita, soprattutto in termini realizzativi, l’esterno Devyn Marble (13.2 punti con il 35.5% dall’arco): è andato in doppia cifra in nove delle ultime dieci gare disputate. Stagione molto positiva, forse la migliore da quando è in Italia dal punto di vista della continuità, anche per il lungo Joao Gomes (10.5 punti e 6.5 rimbalzi), mentre il compagno di reparto Dustin Hogue (10.8 punti e 5.4 rimbalzi) sta avendo qualche difficoltà in più rispetto alle passate stagioni.

Un punto di domanda per buona parte del girone d’andata è stato Davide Pascolo (7.6 punti e 4.4 rimbalzi), apparso un po’ in difficoltà di condizione dopo gli anni a Milano: tuttavia, alla lunga, la sapienza cestistica del talento azzurro è emersa e nelle ultime uscite il suo rendimento è decisamente in crescita. Altri elementi della rotazione sono l’ex biancorosso Fabio Mian (6.2 punti) e i lunghi Nikola Jovanovic (6.3 punti e 3.9 rimbalzi) e Luca Lechthaler (1.3 punti in 5.7 minuti a partita).

Filippo Antonelli