Varese-Mariano ha rischiato di non disputarsi. Il motivo? Gli atti vandalici che, dopo il campo di Castellanza in cui poche settimane fa sono stati segati i pali delle porte, si sono verificati anche sul campo di Viggiù, terreno di casa del Varese. Stamane i dirigenti della società si sono risvegliati con una brutta sorpresa: reti tagliate con le forbici e puntine riversati in campo proprio davanti alle porte. Un gesto indice del malessere nei confronti del Varese; atti che richiamano quelli del 2015 quando allora fu il “Franco Ossola” ad essere pesantemente vandalizzato.

Che cos’è successo esattamente? Nei giorni scorsi, il Viggiù ha provveduto a risistemare il terreno di gioco che non era stato usato dai biancorossi nelle ultime due partite. Una semplice manutenzione ordinaria che ha rischiato di essere vana. Giunto al campo di buon mattino per gli ultimi ritocchi (manca solo di rifare le righe) è toccato al presidente Andrea Stocco fare la brutta scoperta. Il Viggiù non si è perso d’animo e ha risposto rendendo il campo agibile: le reti sono state ricucite con le fascette e le puntine sono state aspirate. Il tutto è avvenuto già in mattinata prima dell’arrivo delle squadre. Nessuno, infatti, durante il match, si è accordo dell’inconveniente. L’episodio è stato denunciato a fine gara dal Varese e dal Viggiù che domani sporgeranno denuncia verso ignoti.

“Posso capire e comprendere i tifosi e la piazza, comprendo la rabbia nei confronti di questa situazione – dice Stocco -. Nel nostro piccolo abbiamo solo cercato di aiutare una società in difficoltà. Gesti di questo tipo fanno male allo sport in generale. Va considerato che questo centro sportivo non lo usa solo il Varese, abbiamo i nostri bambini che domani si allenano e spero che nessuno si faccia male magari cadendo su una puntina che è rimasta lì”.

Elisa Cascioli

 

Elisa Cascioli