Il Legnano fa sul serio e manda un messaggio chiaro alla Serie D: i lilla non si limiteranno al ruolo di matricola, ma cercheranno di diventare i protagonisti. E per farlo bisogna innanzitutto gettare solide basi, andando a blindare il reparto difensivo. Per questo motivo il ds Matteo Mavilla ha ingaggiato due portieri classe ’99 che, nonostante l’età, portano già un notevole bagaglio d’esperienza: Cristiano Ragone e Mirko Bizzi.

Ed è proprio quest’ultimo, l’ex estremo difensore del Varese, a spiegare la sua scelta: “Dopo il mancato rinnovo del contratto con il Cagliari, ho cominciato a guardarmi intorno. Il Legnano è stata la prima società a proporsi seriamente, il loro progetto mi ha convinto immediatamente e in più ho anche la possibilità di stare vicino alla mia ragazza che abita in città. Avevo anche altre proposte, si era mosso qualcosina in Serie C, ma il Legnano era la mia prima scelta per un insieme di motivi”.

Bizzi è abituato a calpestare i campi della Serie D, dato che prima di approdare alla corte del presidente Munafò aveva già difeso i pali di Varese e Como, due società tradizionalmente rivali. Come è stato questo passaggio? “La rivalità c’è eccome – spiega l’estremo difensore –, ma posso dire in tutta onestà di essermi trovato bene da entrambe le parti, in perfetta sintonia con società, compagni e tifosi. A Como inizialmente mi guardavano con sospetto, ma ben presto è prevalsa la professionalità e ho potuto scrivere una pagina importante della mia carriera. Fra l’altro il Legnano è gemellato col Como e anche da queste parti il Varese a livello calcistico non è visto di buon occhio”.

Tornando al presente, inevitabilmente ci sarà da sudarsi il posto vista la concorrenza di Ragone e Bizzi ne è consapevole: “È stimolante. Abbiamo entrambi parlato con il mister e non ci sono gerarchie imposte, ma vige la regola della meritocrazia; per questo voglio sfruttare al massimo il precampionato per dimostrare le mie qualità e giocare al meglio le mie carte. Il 18 agosto comincerà la Coppa Italia contro la Castellanzese, poi ci sarà il campionato e di sicuro riuscirò a ritagliarmi dello spazio”.

A proposito di mister, è stato anche lo stesso Vincenzo Manzo a volerlo in rosa: “È un allenatore vincente – chiarisce senza troppi giri di parole Bizzi –. Mi ha subito impressionato e fin dall’inizio è nato un bel feeling dato che vuol far cominciare la manovra da dietro con palla a terra; di mio sono già predisposto a giocare tanto con i piedi, per cui mi trovo a mio agio. A tal proposito ci tengo a sottolineare il ruolo fondamentale di Luca Marmora, il preparatore dei portieri: è un ragazzo giovane, molto preparato, che ci segue attentamente ed è a nostra completa disposizione per tutto. Impressioni sui compagni? Siamo un gruppo nuovo dato che dallo scorso anno sono stati confermati solo tre ragazzi, tra cui capitan Foglio; questi primi giorni di ritiro ci stanno aiutando tanto a legare, dato che grazie ai quotidiani doppi allenamenti passiamo insieme tutta la giornata e creare un bel clima all’interno dello spogliatoio è fondamentale. In più i senatori non sono pressanti e ci aiutano in ogni modo possibile a crescere; di questo noi più giovani dobbiamo essergli grati”.

Dove può arrivare il Legnano secondo Bizzi? “Il nostro obiettivo è fare il massimo ogni domenica e giocare ogni partita come se fosse l’ultima. Legnano, esattamente come Varese e Como, è una piazza calda ed esigente, ma che al tempo stesso stimola a far bene. Inoltre parliamo di una società seria che ha fortemente voluto la Serie D e che ha avviato un progetto veramente importante mettendoci a disposizione qualsiasi mezzo per migliorare. Siamo una neopromossa, è vero, ma questo non significa che saremo la vittima sacrificale; le nostre ambizioni vanno ben oltre la salvezza”.

Matteo Carraro