Due settimane e poco più, è questo il tempo che il Varese ha per tentare di tamponare la penalizzazione tramite un patteggiamento che ridurrebbe la pena di un terzo. La società non ha mai saldato le vertenze che aveva annunciato di aver pagato e adesso, a campionato oramai finito, si ritrova a fare i conti con una pesante penalizzazione in arrivo (il regolamento recita almeno un punto a vertenza) che potrebbe stravolgere i bassifondi della classifica. Il totale sarebbe di 16, ma un paio di vertenze, (quelle dei dirigenti?), sarebbero state stralciate in quanto i creditori hanno intrapreso la via della giustizia ordinaria.
La penalizzazione per il Varese deve essere afflittiva, ovvero creare un danno sportivo (playout o retrocessione). Attualmente i biancorossi hanno 39 punti in classifica e con un -10 sarebbero salvi davanti alla Castanese. Qualora invece il rappresentante della procura chiedesse una pena più severa, la squadra, che ha cessato di allenarsi ancor prima della fine della stagione regolare, rischierebbe seriamente la retrocessione in Promozione.

La data dell’udienza è stata fissata il prossimo 23 maggio, il Varese di Benecchi ha tempo fino a quella data per provare a patteggiare. Ciò che sarà deciso tra le parti, sarà comunicato al Tribunale Federale Territoriale che di norma non si oppone. La penalizzazione arriverà nell’immediato nel giro di 3 o 4 giorni.

Quindi i playout, attualmente congelati, potrebbero riprendere domenica 26 maggio (gara d’andata). In attesa ci sono Castanese, Cassano e Vigevano (attualmente retrocessa, ma che potrebbe tornare in gioco). In questo momento c’è il forte dubbio che il Varese possa giocarli logisticamente. Squadra e staff restano ancora in attesa dei rimborsi e lo staff, che ha un contratto depositato, percorrerà a sua volta la strada delle vertenze che comunque devono essere saldate entro il 30 giugno per potersi iscrivere alla stagione successiva.

Elisa Cascioli