Appena 7 punti di penalità, una multa di solo 3300 per la società e un’inibizione al presidente del club, Claudio Benecchi, di 16 mesi durante i quali non potrà più ricoprire alcun incarico. Queste le decisioni prese dalla Procura Federale durante l’udienza che si è conclusa poco fa alla quale ha partecipato anche Benecchi assistito dall’avvocato Mauro Nucera, il legale che solo poco tempo fa era dall’altra parte assistendo la Macron “contro” il Varese come creditore.
La sentenza è arrivata dopo che il Varese ha chiesto, ottenendolo, il patteggiamento. Ascoltando le argomentazioni del legale esperto in diritto sportivo, la Procura Federale aveva inizialmente optato per 10 punti di penalità, in barba alla regola di almeno un punto a vertenza, ridotti dunque a 7. Una pena che, per essere a questo punti afflittiva, dovrà essere applicata alla prossima stagione che sarà, nel caso in cui la squadra riuscisse ad iscriversi, ancora in Eccellenza. Per l’iscrizione però si dovranno pagare tutte le vertenze, ancora rimaste in sospeso. Il Varese, infatti, ha ottenuto il patteggiamento non perché sarebbe riuscito a saldarne una parte e nemmeno a rateizzare, ma in quanto Benecchi non ritenuto responsabile direttamente delle vecchie pendenze.
Una vera e propria ingiustizia secondo le altre società che si sentono prese in giro. In tutto ciò già domenica potranno tornare in campo Cassano e Castanese, impegnate ai playout che erano stati sospesi in previsione di una stangata al club biancorosso che invece si è salvato di nuovo, ancora in corner.
“La sentenza è solo uno step – dichiara Benecchi -. Ci permette di poter capire cosa poter fare per il futuro. Stiamo lavorando per garantirlo, ma da adesso in poi ci andiamo coi piedi di piombo. Servirà una ristrutturazione vera. La Federazione ci è venuta incontro, ci ha dato una mano e non possiamo sprecare questa ulteriore possibilità” conclude.
Domani sarà diramato il comunicato ufficiale della procura.
Elisa Cascioli