E’ sceso in campo per evitare un altro 3-0 a tavolino con conseguete penalizzazione e soprattutto per escludere la possibile radiazione che arriva dopo quattro rinunce, ma il Varese di fatto è ancora fermo al palo. I giocatori,c he per la seconda volta avevano cessato l’attività, non si erano detti disposti a tornare a meno che di mosse concrete, ma al momento i rimborsi o parte di essi non si sono ancora visti.

Benecchi è tornato a parlare ieri a fine partita, denunciando i vandalismi sul campo di Viggiù, e parlando di trattative in corso per non far morire il club, ma al momento tutto resta come prima: impianti chiusi, debiti e nessun allenamento. E addirittura la situazione potrebbe anche peggiorare considerando che aleggia la penalizzazione per le 16 vertenze mai pagate, contrariamente a quanto il Varese aveva ufficialmente annunciato, agli ex della passata stagione: un totale di 110mila euro che potrebbe equivalere a circa una ventina di punti in meno sulla classifica (almeno uno per ogni vertenza). Una sentenza che sarebbe dovuta arrivare tempo fa e che, se piombasse in questo momento, cosa quasi da escludere, non farebbe altro che falsare ancora di più un campionato dove a fare il bello e cattivo tempo è stato proprio il Varese regalando, ad esempio, 3 punti al Fenegrò che adesso è a -2 dalla Castellanzese ad una giornata dalla fine; facendo altrettando, schierando la Juniores comunque combattiva, contro la Castanese che è in zona playout a +3 dal Cassano sconfitto proprio dai biancorossi che tornarono in campo la domenica prima col Ferrera Erbognone, perdendo. Chi ne ha di più fatto le spese è senza dubbio il Vigevano, ieri automaticamente retrocesso per la troppa distanza con l’Alcione, ma che potrebbe adirittura risorgere se solo si materializzassero i punti di penalità. Di sicuro penalizzare il Varese, che a quel punto si ritroverebbe in zona playout se non addirittura retrocesso, ridarebbe giustizia a chi ieri ha salutato la categoria, ma allo stesso tempo la toglierebbe a chi (la Castellanzese) domenica dovrà vincere in casa del Vigevano per salire in D: affrontare una squadra già retrocessa è diverso da incontrarne una che deve lottare per rimanere aggrappata. Ci sarebbe la possibilità di bloccare tutto sul fronte playout, ma difficilmente il Crl prenderà questa strada. Intanto però il Vigevano è pronto a farsi sentire. L’idea di presentare un esposto in Procura Federale è concreta (clicca qui per LA CLASSIFICA).

Intanto il Varese resta fermo, senza un campo in cui allenarsi, con Camarà che lascerà la città e col dubbio se presentarsi o meno in trasferta contro l’Accademia Pavese, ultima giornata di campionato, per fortuna inutile per la classifica. I tifosi sono già in moto per organizzare una trasferta che forse non ci sarà. Al momento non c’è un programma allenamenti, non c’è un piano settimanale, non c’è un pullman e l’idea di raggiungere il Pavese a spese proprie ha fatto storcere il naso a molti che, come detto sopra, sono ancora in attesa di percepire il dovuto. Come loro anche lo staff tecnico che a breve potrebbe anche presentare le vertenze.

Elisa Cascioli