Da oramai una serie infinita di anni c’è una squadra capace di confermarsi e farsi valere stagione dopo stagione. Il Verbano di patron Barbarito riesce sempre a migliorarsi e al momento è tra le candidate principali a giocarsi tutto ai playoff. La squadra rossonera è seconda, da sola, solo all’imprendibile Castellanzese. Ha collezionato 35 punti frutto di 10 successi, 5 pareggi e appena 3 sconfitte.
A guidare il gruppo dall’anno nuovo c’è l’esperto Corrado Cotta, subentrato a sorpresa ad Alessandro Marzio sollevato dall’incarico a fine dicembre con la squadra che era terza in classifica. Sicuramente un cambio di panchina particolare: “Credo ci fossero problemi di comunicazione, ma non sta a me commentare le motivazioni. Barbarito mi ha chiamato dicendomi che era un momento in cui non si sta divertento – dice l’allenatore -; lui ama vivere la sua squadra nel quotidiano e, nel bene o nel male, da 25 anni il Verbano è una sua creatura. Sono arrivato in punta di piedi trovando un gruppo educato al lavoro e ben allenato (il preparatore è rimasto). Ho messo un po’ più di equilibrio, notato una squadra troppo a trazione anteriore: bisogna dare equilibrio di gestione, mentale e anche difensivo. La squadra ha ancora tanti margini di miglioramento e può soprendere veramente. Lavoriamo sempre per ottenere il massimo”.
Il girone di ritorno è iniziato con un pareggio col Varese e due vittorie: “La gara di Ponte Tresa è stata sicuramente falsata dalla settimana (si gioca o non si gioca) e anche dalle condizioni campo. Due squadre che vorrebbero esprimere un tipo di gioco non l’hanno potuto fare. Nelle altre due abbiamo confermato la squadra che siamo: ho visto discreto entusiasmo, un gruppo coeso e consapevole del fatto che si può divertire. Siamo contenti”.
Domenica, neve permettendo, è in programma El Clàsico dell’Eccellenza contro la Sestese: “Domenica scorsa abbiamo affrontato una partita difficile su un campo in gran parte ghiacciato; l’arbitro ha deciso di giocare lo stesso, vedremo cosa succederà domenica se non ci sarà un rinvio d’ufficio. La Sestese è una realtà che ci somiglia: da anni la società di Brovelli fa molto bene con scelte oculate e serietà. E’ esperta della categoria e sa farsi apprezzare”.
Prendere la Castellanzese è impossibile? “Assolutamente sì, ha un vantaggio troppo importante. Il mio caro amico Fiorenzo (Roncari ndr) non molla niente. Ci sarà una bella lotta sul fronte playoff”.
Questa la sua analisi sul gruppo di testa: “Legnano e Varese sono due realtà del calcio lombardo che meritano il professionismo per la storia e il bacino d’utenza; il Fenegrò è una società in crescita che ha investito negli ultimi anni, stesso discorso per il Busto 81. La Varesina è una retrocessa e una realtà importantissima del Varesotto; il Verbano è sempre il Verbano. Con un quadro così è normale che la lotta sia serratissima”.
Elisa Cascioli