Una decisione cruciale per questo processo di transizione che porterà la pallacanestro italiana verso la prossima stagione, tanto piena di incognite quanto nuova per tutte le situazioni straordinarie che si stanno verificando ai tempi del Covid-19.
Per aiutare le società a superare questo terribile periodo di crisi innestato dalla conclusione anticipata del campionato, assolutamente necessaria a causa della grave situazione sanitaria in atto, la riduzione di parte degli stipendi di giocatori ed allenatori risultava un passo fondamentale che è stato compiuto.
La Lega Basket Serie A ha comunicato di aver raggiunto l’accordo con le parti sindacali, USAP E GIBA, che rappresentano allenatori e giocatori, per una riduzione degli ingaggi per la stagione 2019-2020 pari al 20% dell’importo lordo, per i contratti superiori ai 50.000€. Percentuale diminuisce per i contratti che non raggiungono tale soglia lorda.
Un passo importantissimo non solo per il basket ma per tutto il mondo dello sport, un accordo collettivo che manda un segnale di importanza capitale nella lotta al coronavirus. Un atto di responsabilità di tutte le componenti in campo affinchè la pallacanestro possa utilizzare al meglio tutti gli strumenti che ha a disposizione per ripartire nel prossimo campionato con ancora più forza ed unità.
Di seguito il comunicato ufficiale apparso sul sito della LBA e le dichiarazioni dei protagonisti dell’accordo siglato.
La Lega Basket Serie A comunica di avere portato a compimento il confronto e raggiunto una intesa di massima con la GIBA (Associazione Italiana Giocatori di basket) e l’USAP (Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro) che ha come obiettivo la condivisione della difficile situazione economica che si è venuta a creare nel paese a causa della emergenza COVID 19 e che ha portato alla chiusura anticipata del campionato di Serie A.
Le parti hanno così concordato linee guida che prevedono una riduzione del 20% della retribuzione lorda complessiva sugli ingaggi di allenatori e giocatori superiori ai 50.000 Euro per la stagione 2019-20, stabilendo al contempo due fasce di protezione con minore percentuale di riduzione per i compensi sotto questa cifra per tutelare i redditi più deboli.
Resta inteso che, nella loro piena libertà negoziale e di valutazione, i club e i loro tesserati potranno individuare altre ed ulteriori modalità di ridefinizione degli emolumenti previsti per questa stagione.
“Questo accordo – afferma il presidente della LBA Umberto Gandini – è un risultato importante ed è frutto di una volontà comune di club, giocatori di allenatori di affrontare questa difficile situazione con realismo, consci che solo uno sforzo collettivo può creare le basi per una solida ripartenza nel segno della sostenibilità finanziaria di tutto il movimento”.
“I giocatori sono stati professionisti esemplari in questi mesi di grandissima difficoltà, sotto tutti i punti di vista –dichiara il presidente della GIBA Alessandro Marzoli – La disponibilità ulteriore che dimostrano in queste ore è un gesto d’amore verso il mondo del basket. La loro sensibilità e spirito di sacrificio dimostrano come possano essere protagonisti dentro e fuori dal campo e quanto sia fondamentale il loro coinvolgimento attivo nelle future scelte per la pallacanestro italiana.”
“Stiamo attraversando una vera e propria tragedia sociale – questo il commento del presidente dell’Usap Gianni Zappi – e in questo momento mi piace sottolineare la capacità del movimento di affrontare un problema lavorativo con disponibilità e sensibilità: gli allenatori hanno capito come in questa difficile situazione fosse necessario rinunciare a qualcosa mentre la Lega Basket da parte sua ha accettato la nostra richiesta di salvaguardare le fasce più deboli”.
Alessandro Burin