Cielo coperto e temperatura non superiore agli zero gradi (ore 21). Poco nuvoloso e colonnina del mercurio intorno ai 4 gradi. Ok, la differenza non è clamorosa. Ma sull’opportunità di anticipare al pomeriggio il match di sabato allo “Speroni” con l’AlbinoLeffe (ore 15 in luogo delle programmate 20.45), sussistono davvero poche riserve. Per le migliori condizioni del terreno di gioco, prima ancora che per il comfort dei presenti. Rigidità a parte, per entrambe ultimo successo in trasferta con la Giana. Quello della Pro Patria più recente di 2 settimane rispetto all’omologo seriano.
Quanto tempo e ancora. 0-3 a Gorgonzola. Già, ma chi se lo ricorda più? Tra sciopero, sosta e cambio di calendario l’evento è davvero roba dell’anno scorso. Per riprendere il filo, la truppa biancoblu ha prodotto 10 giorni di robusto lavoro post festivo. A quanto filtra, parecchio apprezzato dallo staff tecnico.
Inutile azzardare geografia dell’undici di partenza. Anche se il possibile rientro di Ghioldi dal 1’ potrebbe variare (in chiave under) la scelta tra i pali. Domani mattina tra le pieghe dell’allenamento di rifinitura possibili ulteriori indizi. A seguire (ore 12), conferenza stampa di Ivan Javorcic. Sabato squalificato e sostituito in panca da Massimo Sala. Lo spalatino avrà così un diverso punto di osservazione: “Dalla tribuna si vede un’altra partita”. Ultima vittoria interna risalente all’1-0 del 6 ottobre con il Lecco. Sono passati 97 giorni.
Poca lappa tanta Zaffa. Se non fosse che uno è nato a Milano e l’altro a Spalato, le analogie tra i due avrebbero aderenze familiari. Per l’approccio etico al calcio, più che per quello strettamente tecnico. Javorcic e Zaffaroni, 10 anni (quasi) esatti di differenza (24 gennaio 1979 contro 20 gennaio 1969), 108 ticket (and counting) a 139 alla Pro Patria (uno in panchina, l’altro in campo). Per l’AlbinoLeffe delle 7 sconfitte totali ben 5 in trasferta (solo l’Olbia con 7 ha fatto peggio). Ma “sole” 10 reti subite in altrettante gare (sesta performance del girone).
Domenica scorsa 2020 aperto con sconfitta 2-1 in test amichevole contro la Primavera dell’Inter dell’ex Mindo Madonna (Mondonico, Oristanio e Agoumé i marcatori). Nello 0-0 di Como prima del break impiegato 3-5-2 (altro punto di contatto con Ivan Drago) con Alessandro Abagnale tra i pali; Mondonico, il veterano Fabio Gavazzi e il 2000 Simone Canestrelli in difesa; il romeno Mihai Gusu, Quaini, l’alverniate classe ’82 Gael Genevier, Gelli e l’italo-russo Juri Gonzi in mediana; Sasha Cori e il bisestile Alessandro Galeandro (nato il 29 febbraio 2000) in attacco. Rispetto al match del “Sinigaglia”, recuperato dal turno di squalifica il centrocampista Carmine Giorgione (miglior marcatore con 5 reti e a segno con Bertoni nell’1-1 dell’andata).
Più Lugo per tutti. Ogni sezione arbitrale ha la sua magagna. Quella di Lugo di Romagna (sorry per la rima), trova la sua in Cristian Zanzi, ineffabile ex direttore di gara di Genoa – Pro Patria 2-0 del 16 ottobre 2005. Tre rigori (tutti per il Grifone of course) in 35’. Forse un record, o forse no. Ma l’anomalia è piuttosto evidente. Stessa sezione ma diverso fischietto per la sfida di sabato: Mario Davide Arace, terzo anno con 19 gare arbitrate in C e opposto ascendente (in calce i precedenti) per biancoblu e celesti. Assistenti di giornata Dentico e Belsanti, all’anagrafe entrambi Marco ed entrambi di Bari.
A seguire precedenti di Arace con le sfidanti di sabato:
4 febbraio 2019 Pro Patria – Juventus U23 2-1
5 maggio 2019 AlbinoLeffe – Vicenza 0-1
29 settembre 2019 Novara – AlbinoLeffe 1-0
Giovanni Castiglioni