Medici, infermieri, volontari, ma anche veterinari, tra gli eroi silenziosi di questa pandemia vi rientra anche chi ha continuato ad occuparsi degli animali senza fermarsi. E’ il caso, tra i tanti studi, della Clinica Veterinaria Città di Varese che offre soccorso 24h su 24 e che, purtroppo, in questi mesi di pandemia, ha riscontrato un aumento di abbandoni e di maltrattamenti. A denunciare la situazione è la direttrice sanitaria Lara Prandoni che ci ha raccontato alcuni raccapriccianti episodi.
“Siamo rimasti sempre aperti mantenendo la nostra attività di pronto soccorso per aiutare quegli animali che stanno male indipendentemente dalla situazione che stiamo vivendo – spiega -. Siamo reduci da turni massicci poiché le urgenze ci sono sempre state e il personale è ridotto: una collega immunodepressa è ovviamente rimasta in quarantena così come è rimasto a casa un collega che si è ammalato di tonsillite. Non ci siamo persi d’animo e siamo andati avanti ovviamente rimandando quelle pratiche non urgenti come le normali vaccinazioni o sterilizzazioni che si possono fare tranquillamente più avanti”.
Quali sono le urgenze che capitano più spesso?
“Le patologie gastrointeriche, ad esempio, e tanti casi di avvelenamento sia accidentale che non. Purtroppo, a causa della fobia Coronavirus che ha colpito noi umani, ci sono andati di mezzo tanti animali. C’è stato un aumento smisurato di abbandoni. Davanti alla nostra porta ci hanno mollato dei gattini che sono in cerca di adozione. Un’altra signora non voleva più il gatto in casa perché era entrato dalla vicina e pensava potesse trasmetterle il Coronavirus”.
Oltre agli abbandoni sono aumentati anche i maltrattamenti?
“Purtroppo sì. Il caso più grave che ci è capitato è stato la sepoltura di un gatto vivo che il padrone, sentendolo soffrire, ha poi dissotterrato per portarcelo ricoperto di terra quando oramai era troppo tardi. Era convinto avesse il Coronavirus ed era venuto il giorno prima pensando di abbandonarlo quando invece lo avevamo rassicurato diagnosticando una cardiopatia che poteva tenere sotto controllo. Una gatta è stata trovata massacrata di botte chiusa in una scatola da una signora che passeggiava col suo cane; l’abbiamo salvata e adesso cerca una casa amorevole. Un cane è stato impallinato dal vicino non si capisce bene per quale motivo. Ovviamente tutti questi episodi sono stati denunciati all’autorità competente che però in questo momento è presa a sua volta dall’emergenza Coronavirus. Non è finita qui perché ci è arrivato un pitbull con le zampe talmente corrose che non riusciva più a camminare; questo dopo che il padrone le disinfettava con l’ammoniaca come aveva visto in tv. Visto che non si può uscire di casa, un altro cane è stato curato con l’Aulin per un problema alla zampa e questa ‘cura casalinga’ gli ha provocato un’ulcera. Il fai da te sui nostri animali non è mai consigliato perché può provocare seri danni. Questi sono tutti casi che non si sarebbero verificati in assenza del coronavirus. Sta succedendo di tutto di più anche perché alcune persone faticano a sobbarcarsi determinate spese”.
Gli animali possono trasmetterlo?
“Chiariamolo una volta per tutte: gli animali domestici, cani, gatti, pappagalli, ma anche roditori, furetti eccetera, possono esserne portatori come lo sono di tantissimi altri virus, ma NON possono trasmetterlo a noi umani e non lo dico io, ma studi scientifici dimostrati. In alcuni paesi asiatici c’è la pratica di sviscerarli nei mercati e di mangiarli così come sono, solo in quel modo il virus può passare da animale e umano: mangiandone le sue viscere”.
Qual è lo stato d’animo percepito?
“La gente sembra essere impazzita, ma già in questi ultimi giorni pare che la situazione si sia calmata. Noi cerchiamo di trasmettere tranquillità. Rispetto ai medici, noi veterinari, in situazioni normali, siamo molto di più a contatto con malattie infettive e, probabilmente per questo, le viviamo con meno ansia”.
C’è un appello che vuole fare?
“Prima di compiere qualsiasi pratica o qualsiasi decisione sui vostri animali informatevi bene. Noi siamo sempre aperti e disponibili a rispondere a tutti i vostri dubbi, chiamateci senza problemi per ricevere qualsiasi consiglio. Una telefonata in più può salvare la vita dei nostri amici domestici”.
Elisa Cascioli