La tentazione, non ci fossero gli aerei sullo sfondo a dare un pizzico di serietà al tutto, sarebbe quella di esclamare: “Ma cos’è ‘sta banda di scappati di casa?”.
Poi, invece, guardando bene l’immagine, negli “scappati casa” scorgi e riconosci proprio una “bella banda”: quella della Nazionale Juniores che, ritorno dai campionati Europei disputati a Zara, sfoggiava la medaglia d’argento. Una squadra di alto livello che, per dire, pur essendo gli Europei riservati ai diciannovenni della classe 1953, schierava due giovanissimi già “bravini” come i diciassettenni Renzo Vecchiato e Renato Villalta, classe 1955.

In ogni caso, dei facenti parte di quella spedizione azzurra (nella foto manca Otello Savio che per ragioni di vicinanza tornò da Zara in macchina), ben 10 su 12 approdarono poi in serie A mettendo insieme carriere luminosissime – per esempio il già citato Villalta, pluriscudettato con la Virtus Bologna nonché, per tantissimi anni, pilastro della Nazionale maggiore -, e sempre apprezzabili.

In quella Nazionale giovanile i più attenti, informati e, come chi scrive, appassionati di “cimeli” storici avranno certamente riconosciuto due personaggi importanti del basket varesino: il “rosso” Beppe Gergati, primo da sinistra in piedi impegnato a sfoggiare petto nudo e addominali, e il luinese Geremia “Mimmo” Giroldi, terzo in piedi da sinistra, del quale si scorge solo il volto. Bel ricordo di un tempo in cui i giovani c’erano, come oggi, in fondo. Ma soprattutto, in serie A, giocavano sul serio. Oggi non più, e in tanti casi non se ne comprende davvero la ragione.

P.s.: giusto per dovere di cronaca. In quegli Europei trionfò la Jugoslavia che in finale spazzò via senza pietà i ragazzi di cui sopra.

Massimo Turconi