Era stato proclamato responsabile del settore giovanile dell’Arsaghese a gennaio e l’approccio era stato positivo, ma il covid-19 ha interrotto troppo presto un’avventura che sembrava sui binari giusti: Carmelo Lombardo però non si è abbattuto, anzi, e ha coinvolto tutto il suo staff a “cogliere l’occasione”. “Ci siamo guardati attorno a 360° e abbiamo colto l’occasione per tuffarci sulla formazione“.

Come vi siete organizzati in questa sosta forzata? Su che tipo di formazione avete puntato?
Grazie ai webinar e alla formazione online abbiamo approfondito diverse tematiche passando dalla tecnica, alle modalità di allenamento fino all’analisi delle singole annate e quindi di tutto ciò che ne consegue e per fare questo ci siamo affidati a formatori interni ma anche esterni“.

Qual è stata la risposta dello staff?
Più che positiva, hanno partecipato tutti con grande volontà ed entusiasmo, devo dire che sono stati grandiosi e per questo li ringrazio molto, credo anche che in un momento così sia servito per accrescere non solo le nostre competenze ma anche il feeling che c’è tra noi e per farci ripartire più forti non appena sarà possibile“.

A proposito di ripartenza qual è la tua ipotesi? E che strategia sceglierà l’Arsaghese per “limitare” i danni di questa crisi?
Difficile fare un’ipotesi in questa circostanza, diciamo che forse più che un’ipotesi c’è la speranza che sia settembre, incrociamo le dita; quanto alla strategia devo dire che ho la fortuna di essere capitato in una società molto solida, che saprà attutire il colpo e che punterà innanzitutto sull’entusiasmo e la voglia di tornare a correre sul prato verde“.

Abbiamo detto dello staff ma non abbiamo detto dei ragazzi: quali sono stati i rapporti in questi mesi?
I ragazzi sono sempre stati al centro di tutto, della formazione, delle nostre scelte, del futuro che piano piano stiamo ricostruendo per loro, in questo periodo li abbiamo seguiti negli allenamenti online, suddividendoli in gruppi per poterli seguire al meglio, certo non abbiamo mai forzato, abbiamo puntato sul mantenimento, era importante però tenerli sul pezzo e lo abbiamo fatto anche dal punto di vista didattico dandogli input per disegni, video, abbiamo chiesto loro anche un murales, che verrà poi realizzato su un muro al campo di Arsago“.

Non siete rimasti inattivi nemmeno però dal punto di vista delle strutture andando a migliorarle ulteriormente…
Esatto abbiamo approfittato per ripulire e riverniciare, per riseminare il campo, per risistemare i materiali, abbiamo già preparato la cartellonistica che sarà utile e obbligatoria alla ripartenza in sicurezza, abbiamo lavorato col fine di essere i primi e di essere prontissimi non appena ci verrà dato il via libera“.

Argomento voucher: si è detto molto e le direttive appaiono ancora piuttosto confuse, voi in questo senso come vi state muovendo?
Abbiamo fatto una riunione nei giorni scorsi parlando anche di questa problematica ma la società ha deciso di andare in contro a tutte le famiglie che avevano già versato le quote scalandole da quelle che verranno e non si dimenticherà nemmeno di chi sarà in difficoltà economica, dopo una situazione come quella che stiamo vivendo sono questioni che possono sorgere ma che sapremo gestire, anche in virtù del fatto che al centro di tutto ci sono i ragazzi ed il loro divertimento, questa resta sempre la priorità“.

Esperienza interrotta in fretta e clima surreale, ma ad oggi qual è il tuo bilancio della tua avventura biancorossa?
“Il bilancio è positivo, più che positivo, sono felice di essere in una società così dove non solo ci sono persone competenti ma dove ogni ruolo è ben ricoperto, vedi il dg Ferrario, vedi Nebuloni che si occupa della segreteria o anche Sabrina che invece segue la comunicazione, ognuno è al posto giusto e, pandemia a parte, credo che il futuro sia dalla nostra parte, speriamo di ripartire al più presto, il campo ci manca e sul campo è tutta un’altra cosa”.

Mariella Lamonica

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