Jacopo Catanese e Daniele Efrem, rispettivamente portiere della Solbiatese e allenatore della San Marco sono stati ospiti di Michele e Mariella nell’appuntamento “Aspettando con…”.
Si inizia parlando dell’ufficialità che tutti i campionati nazionali e interregionali delle giovanili sono stati definitivamente sospesi. Mavillo Gheller, che allena gli U16 del Novara, ha chiuso pure lui la stagione: “Ormai era nell’aria e anche i ragazzi erano abbastanza rassegnati. Peccato perché in questi mesi ci stavamo divertendo ma penso sia più un problema per i genitori che dei ragazzi, alla fine loro si divertono e pensano a giocare”. “Il fatto del settore giovanile era già scritto perché non ci sono le condizioni per poter andare avanti. Già con le prime squadre si fa fatica a capire cosa succederà e quindi per le giovanili è giusto così”, commenta Jacopo che allena i portieri delle giovanili.
Jacopo cosa ti viene in mente se ti dico 12 giugno 2011? “Quei maledetti 8 secondi dove eravamo in vantaggio 2-1 contro la Roma nella finale Primavera e al 94’, sull’ultimo calcio d’angolo, ci hanno raggiunto e nei supplementari hanno vinto loro. Bellissima esperienza anche se è stata una brutta chiusura”. E riguardo al campionato di quest’anno con la Solbiatese aggiunge: “La nostra speranza è di tornare ad allenarci. Il mio pensiero è quello che, se fossimo stati a metà campionato sarebbe stato diverso ma a 9 partite dalla fine e con 10 punti di vantaggio sarebbe giusto poterlo vincere ma anche se così dovesse essere non sarei in grado di festeggiare del tutto visto il periodo”.
Daniele invece tu cosa ne pensi? “La situazione è nuova per tutti e per chi deve decidere è dura. Se siamo penultimi è colpa nostra e aspettiamo la decisione della federazione, qualunque essa sia. Alla fine ci sarà sempre qualcuno che si lamenterà”. Mister Efrem ricorda la salvezza dell’anno scorso nei playout a Brebbia: “Grande salvezza! A due giornate dalla fine il mister aveva dato le dimissioni e la società, visto che ero il secondo, mi aveva chiesto di prenderla in mano. All’andata finì 2 a 0 per noi e al ritorno abbiamo fatto una grande partita”. Che stagioni è stata? “Qualcosa all’inizio non è andato bene, nelle prime dieci partite abbiamo fatto un solo punto. Poi abbiamo cambiato modulo e abbiamo iniziato a fare più punti. La società voleva cambiare allenatore ma lo spogliatoio aveva fatto presente che non voleva. Sono dei ragazzi straordinari, un grande gruppo e c’è un rapporto speciale con loro”.
Michele Marocco e Mariella Lamonica
testi a cura di Roberta Sgarriglia