Il ds del Città di Varese Gianni Califano sta lavorando intensamente per consegnare un’ossatura importante a mister Sassarini in vista dell’inizio del ritiro il 18 agosto, ma allo stesso tempo deve allestire anche la Juniores Under19 di mister Gianluca Porro
Vicinissimo a vestire i colori biancorossi è l’attaccante classe ’03 Lorenzo Ritondale, che si è distinto la passata stagione con la maglia della Vergiatese e con la convocazione nella Rappresentativa Allievi di Varese. “Sono un esterno offensivo – comincia Ritondale – e il mio punto di forza è la grinta: voglio sempre vincere e non mollo mai. È stata davvero dura dover rinunciare al campo in questi mesi, ma non mi sono dato per vinto e ho continuato ad allenarmi intensamente, anche perché ho la fortuna di avere a disposizione una piccola palestra”.

C’è un aspetto su cui devi migliorare?
“Partendo dal presupposto che bisogna sempre migliorare, la risposta è sì. Se proprio dovessi trovare un mio punto debole direi il mancino; sicuramente devo lavorarci su”.

Ti ispiri a qualche calciatore in particolare nel tuo modo di giocare a calcio?
“Fin da sempre ho avuto un debole per Ibrahimovic: per come si comporta sul campo, per la grinta e la passione che ci mette, e per come riesce ad essere un punto di riferimento per tutti i suoi compagni. È un calciatore unico, che guarda prima di tutto al bene della squadra più che a se stesso, ed è sempre l’ultimo a mollare”.

Sei ad un passo dal Città di Varese; sensazioni?
“I contatti ci sono stati e, qualora il tutto andasse in porto, sarei il primo giocatore ufficializzato della Juniores. Per me sarebbe un’emozione unica, perché giocare per la squadra della mia provincia equivale a un sogno che si avvera”.

Hai avuto dei contatti con mister Porro?
“Ho sentito Califano e Andrea Scandola; stiamo definendo gli ultimi dettagli. Col mister ho avuto solo un velocissimo contatto telefonico in cui mi ha illustrato a grandi linee il programma”.

Con tutti gli scongiuri del caso, cosa ti aspetti da questa esperienza?
“Di migliorare moltissimo dal punto di vista individuale. Per mia ambizione punto sempre al massimo, per cui io voglio vincere il campionato. Già aggregato alla Prima Squadra? Facciamo le cose con calma. Sinceramente credo che sia troppo presto, ma sognare è lecito e mi auguro di riuscire a distinguermi”.

Facendo un passo indietro, qual è il bilancio della passata stagione con la maglia della Vergiatese Under17?
“Posso dire che è stata un’esperienza che mi ha dato tutto. Attraversavo un periodo buio, dopo quattro anni alla Varesina, ma tutti mi hanno subito accolto e mi hanno aiutato ad integrarmi. In questo voglio davvero ringraziare davvero tutti, dgli accompagnatori al presidente. Non dimentichiamoci poi dei mister, in particolare di Daniele Antonuccio che, quando sono stato aggregato alla Juniores, è stato per me un punto di riferimento. Spero di aver ripagato con i miei gol la fiducia che mi hanno dato”. 

Hai anche fatto parte della Rappresentativa Allievi di Varese; come ti sei trovato?
“Benissimo, anche grazie alla bravura e alla preparazione di mister Alessio Milani. In più c’erano giocatori fortissimi, con i quali mi sono integrato senza problemi, e resta il rammarico per non aver potuto disputare il Torneo delle Province; eravamo una squadra costruita per vincere ed è stato un duro colpo leggere il comunicato in cui è stato ufficializzato l’annullamento”.

Alla vigilia della ripartenza sarai ovviamente concentrato sulla nuova stagione, ma cosa ti aspetti dal futuro in generale? Qual è il tuo sogno?
“Io sono tifosissimo del Milan e di conseguenza il mio sogno è quello di poterci giocare. Rispondendo in generale spero di diventare qualcuno, di essere ricordato nel mondo del calcio. E lavorerò con tutto me stesso per far si che ciò accada”.

Matteo Carraro 

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