Presidente con i baffi, segretario con i baffi, location con i baffi. Insomma, l’assemblea elettiva del Panathlon Club La Malpensa che ha incoronato Massimo Tosi come successore di Enrico Salomi è stato un autentico Moustache Challenge. Non a caso, celebrato ieri sera presso la Trattoria Il Baffo di Legnano il cui ruvido oste ha coniugato a modo suo il vecchio adagio per il quale il cliente avrebbe sempre ragione. Ciao core…
Ricapitolando, Tosi presidente, Sergio Allegrini riconfermato segretario, consiglio del club rinnovato e cariche sociali assegnate secondo calibrata competenza. Risultato di un’assemblea snella grazie al traffico regolato da Chiara Volontè e aperta dalla relazione a consuntivo del past president Salomi. Un bilancio lusinghiero per un sodalizio che negli ultimi anni ha progressivamente visto lievitare credito e riconoscibilità nella grande famiglia panathletica. In virtù di collaborazioni d’eccellenza (dal Premio di Merito con la LIUC sino ai consolidati Premi Giancarlo Castiglioni e Carlo Speroni), conviviali di spessore (il climax del biennio salomiano nella serata evento dedicata ad Arpad Weisz da Matteo Marani, prossimo Domenico Chiesa Award su proposta dello stesso club), oltre al privilegio di aver ospitato (aprile 2019) l’assemblea del Panathlon International. Vetrina di efficienza molto apprezzata dai vertici internazionali a partire dal presidente Pierre Zappelli.
Nel solco della continuità, l’orizzonte programmatico della reggenza di Tosi (bustocco, professionista di vaglia, polso fermo e profilo diplomatico non propriamente doroteo) è stato cifrato dal discorso di apertura mandato. Nessun cambio di passo, tutt’altro. Semmai un testimone raccolto in piena osmosi. L’attuale presidente di ASSB ha sbaragliato la concorrenza da unico candidato. Solo apparentemente un nonsense sulla scorta del rodato galateo istituzionale del club. L’entrante sarà un biennio con i baffi. E ci mancherebbe anche.
Giovanni Castiglioni