La prima categoria ha ancora un paio di recuperi per completare il girone d’andata, ma il resto del calcio dilettanti dall’eccellenza in giù tornerà a fare sul serio a partire da domenica 12 gennaio. Nel frattempo, visto l’arrivo di un nuovo anno che porta come sempre speranze per il futuro calcistico e non, ci siamo tuffati fra dirigenti, giocatori e mister per capire i loro buoni propositi per questo 2020 sia a livello di squadra, sia a livello personale.
Alessandro Doria, attaccante Verbano: “Il primo buon proposito per la mia squadra è quello di riuscire a migliorare tutti insieme sul piano collettivo del gioco di squadra e migliorare individualmente proprio per il bene di un gruppo che sta dimostrando di essere davvero coeso, seppur giovane, questa è la strada tracciata da mister Celestini ad inizio anno e posso dire che siamo perfettamente in carreggiata; io punto a migliorare ancora, sempre, mi autosprono per fare del mio meglio, per rendere al massimo per questa squadra che sta facendo un lavoro incredibile e a cui va gran parte del merito per la mia attuale prima posizione nella classifica capocannonieri, certo è che rimanere là davanti a tutti proprio brutto non sarebbe“.
Tino Shala, centrocampista Union Villa Cassano: “Spero che il Cassano si salvi anche se è dura ma per il presidente e società ce la metteremo tutta per raggiungere l’obiettivo, questo è anche il mio traguardo personale: la salvezza con l’Union Villa vale come aver vinto 10 campionati“.
Davide Caruso attaccante e capitano della Rhodense: “Voglio continuare ad essere un esempio positivo per i miei compagni, soprattutto per i più giovani, sul piano personale voglio essere un bravo papà per la mia bambina“.
Marco Dallo ds Morazzone: “Vorrei che riuscissimo a trovare un po’ più di quella continuità che nel girone d’andata ci è mancata. Le sconfitte contro Cas e Gavirate poco prima della pausa festiva ci hanno lasciato dell’amaro in bocca e ora vogliamo ripartire con forza ed entusiasmo. Dovremo sopperire alla mancanza di Bosetti per altre due giornate (contro Universal Solaro e Uboldese), ma abbiamo tanti giovanotti pronti e capaci di sostituirlo bene. Quanto a me, mi piacerebbe che ci regalassimo un girone di ritorno come quello dell’anno scorso. Il gruppo è compatto e ha valori molto forti e importanti“.
Michele Italiano centrocampista Cantello Belfortese: “Il primo buon proposito di squadra è quello di vincere il recupero con l’Arsaghese per rimanere il più possibile attaccati al treno playout/metà classifica, con il cambio mister c’è nuovo entusiasmo in un ambiente che, soprattutto classifica alla mano, non potesse certo essere troppo su di giri, ma siamo fiduciosi; personalmente, invece, mi piacerebbe trovare un lavoro più dinamico e che mi lasciasse più tempo da dedicare alla mia passione calcistica, sono ancora in piena forma e se in generale sono una persona che aspira sempre a migliorarsi, allora penso anche che mi piacerebbe dedicare più tempo al calcio in realtà più impegnative ma anche più ambiziose“.
Marco Spilli allenatore Varesina: “I desideri per questo nuovo anno a livello di squadra viaggiano in due direzioni ovvero far crescere singoli e gruppo sotto tutti i punti di vista, tecnico, tattico e umano, logico poi che la speranza sia fare qualche punto in più rispetto all’andata, personalmente invece, un po’ come fatto in passato, desidero regalare qualche sorriso in più ai meno fortunati, non mi sono mai tirato indietro e non lo farò nemmeno in questo 2020”.
Giordano Giglio portiere Uboldese: “Al 2020 chiedo i playoff con l’Uboldese, mi auguro che il lavoro che stiamo facendo io e i miei compagni ci porti a raggiungere questo traguardo, per me stesso, invece, spero si possa ripetere il girone d’andata, che è stato magnifico, ma spero anche di avere le idee più chiare sul mio futuro: partendo dal fatto che questo potrebbe essere il mio ultimo anno da giocatore, oltre che chiuderlo in bellezza vorrei saper fare la scelta giusta per il mio futuro perché se l’entusiasmo di indossare quei guantoni la fa da padrona, è vero anche che ho un patentino Uefa B e che mi sto già costruendo il mio futuro come preparatore dei portieri, oltre ad avere una famiglia bellissima che vorrei godermi il più possibile, perciò spero che questo 2020 mi aiuti a fare la scelta migliore“.
Michelangelo Epifani allenatore Bosto: “Il primo dei buoni propositi per la squadra è quello di ripetere il girone d’andata puntando ovviamente a crescere, per quanto mi riguarda mi piacerebbe migliorare io per permettere ai ragazzi di migliorare loro, imparare dagli errori commessi nel girone d’andata e non ripeterli, però dico anche che uno dei buoni propositi è quello di essere più partecipe ai post partita (ride ndr)”.
Jury Villa difensore Accademia Bmv: “Non ho dubbi e al 2020 chiedo i playoff per me e per i miei compagni, mentre a livello personale spero di fare il meglio possibile, di dare il mio contributo e di incassare meno goal possibili, brucia ancora non essere stati la miglior difesa lo scorso per un gol col Brebbia al 90°”.
Paolo Pozzi ds Besnatese: “Il mio buon proposito è quello di riuscire a far capire che l’AC Besnatese è un patrimonio del paese, mentre il buon proposito per la squadra è legato ad un soprannome ovvero Strion, che in dialetto si traduce con un “stregoni”, ecco mi piacerebbe che facessero una magia e continuassero questo cammino in campionato proprio come fatto fino ad oggi“.
Andrea Palese centrocampista Arsaghese: “L’obiettivo primario per l’Arsaghese è arrivare ai playoff e questo è il primo buon proposito ma considerando anche gli ultimi 3 anni caratterizzati da parecchi infortuni, alcuni anche gravi, allora al 2020 chiedo di finire la stagione ed iniziare la prossima avendo a disposizione tutti i giocatori, elemento ancora più importante della post season. Personalmente vorrei che questo 2020 porti a consacrare me nel mio nuovo ruolo e vorrei continuare ad essere rispettato dagli avversari, oltre che dai miei compagni. Vorrei inoltre trasmettere alla squadra la mia grinta, la mia passione per questo sport e soprattutto la mia serenità e tranquillità nel correre dietro al pallone perché il calcio è vita, è divertimento, ma se non si è sereni e liberi di mente allora abbiamo perso prima ancora di entrare negli spogliatoi“.
Domani la seconda parte
Mariella Lamonica
Laura Paganini