Bisognerebbe fare come nel calcio e, in suo onore, in tutti i palazzetti delle “minors”, bisognerebbe srotolare 2 striscioni. Il primo con la scritta “El segna semper lu!”. Il secondo con scritto “Grazie, Chicco”. Chicco è, ça va sans dire, Federico Rondena, eterno e inossidabile protagonista delle serie minori che da oltre 23 anni sfracella retine, manda ai matti tutti quelli che lo devono marcare e, puntualmente, fa saltare i piani tattici degli allenatori che da anni si scervellano cercando di limitarlo perché, diciamolo una volta per tutte, fermarlo è impossibile.
Non a caso anche in questa stagione Rondena, 39 anni appena compiuti, è ancora il miglior marcatore del girone con oltre 16 punti segnati di media lasciandosi alle spalle un folto drappello di avversari, tutti più giovani e tutti più pimpanti, in teoria. Una classifica che, tanto per cambiare, riconosce in Chicco un frequentatore abituale. Persino “noioso” nella sua assiduità.
“Nei giorni scorsi – racconta divertito l’asso del Settimo Basket – sono stati numerosi quelli che mi hanno fatto notare la “leggerissima” incongruenza esistente tra l’età, che ormai veleggia verso gli “anta”, e alcuni dati statistici, vedi la classifica marcatori, che a rigor di logica non dovrebbe vedermi più tra i protagonisti. Fare ancora la differenza a 39 anni suonati mi gratifica e contribuisce a regalarmi entusiasmo ma, evidentemente, significa che il ricambio generazionale non è ancora pronto”.

Oppure, altra chiave di lettura, significa che la tua classe e il tuo talento non sono ancora pronti per la “pensione”.
“In effetti dal punto di vista fisico e atletico mi sento ancora molto bene e allenarmi sotto il profilo mentale non mi pesa. Questi due elementi, fisico e testa ok, sono indispensabili per darmi la carica, farmi andare in palestra a lavorare circondato da ragazzi che potrebbero essere miei figli. Insomma, ho ancora tante motivazioni per andare a sfidare avversari che, ogni settimana, cestisticamente vorrebbero farmi la pelle. Però, esaurite le questioni di carattere personale, che ritengo del tutto irrilevanti, in questo momento la mia attenzione è focalizzata soprattutto, anzi, solamente sul cammino degli Squids per il quale inizio ad essere un po’ preoccupato”.

Già, cosa vi sta succedendo? Dal primo posto pre-natalizio siete pian piano scivolati verso il margine della zona-playoff.
“In realtà non ci sono particolari problemi, né dal punto di vista tecnico, né per ciò che riguarda l’atmosfera del nostro gruppo. Semplicemente potrei dire che il Settimo Basket visto a fine dicembre non era, per esperienza ed organico, squadra da primato. Così come, al netto di cinque sconfitte nelle ultime sei gare, non siamo squadra da terza fascia in classifica. Penso che la verità stia come sempre nel mezzo e che presto ritroveremo il passo adeguato per rimetterci in carreggiata verso l’obiettivo playoff. Un traguardo che ritengo giusto, sensato e alla portata della nostra squadra”.

Spiega il vostro rendimento così altalenante: scintillante nella prima parte di stagione; quasi “cupo” negli ultimi quaranta giorni?
“Abbiamo avuto un contraccolpo normale per le squadre neo-promosse le quali affrontano i primi mesi di campionato navigando nel “miele” della stagione precedente, ma alle prime difficoltà smarriscono la rotta perché, comprensibilmente, i meccanismi vanno testati in condizioni di stress e le gerarchie perfezionate. Non a caso noi non abbiamo mai “beccato” imbarcate e, al contrario, contro Robbio e Marnate ce la siamo giocata alla pari perdendo con scarti minimali e, forse, con qualche recriminazione. Insomma: siamo un bellissimo gruppo, ma per essere squadra ci manca ancora qualcosa: più tempo per lavorare insieme. Quello che mi conforta è che nel girone di ritorno dovremo mostrare il nostro volto più vero e, con carattere, toccherà a noi, solo a noi, il compito di conquistare i playoff”.

Da giocatore esperto e, in categoria, già vincente: come vedi la lotta la vertice?
“Cerro Maggiore dal mio punto di vista è la più forte e attrezzata, ma Robbio è certamente la più solida. Sarà interessante vedere chi la spunterà a meno che, come accade spesso, non entri in gioco il terzo incomodo, ovvero una tra Erba, Marnate e Cava Manara”.

Chiudiamo con la tua schedina partendo proprio dalla tua partita: Lentate-Settimo?
“Per tutto quello che detto prima non può essere che 2 fisso”.

Castronno-Pavia?
“1”.

Cava Manara-Fagnano?
“1”.

Daverio-Bernareggio?
“1”.

Marnate-Voghera?
“1”.

Erba-Robbio?
“2”.

Cerro Maggiore-Luino?
“1”.

Casorate-Venegono?
“2”.

 

RISULTATI DICIOTTESIMA GIORNATA
Robbio-Venegono 72-58
Voghera-Fagnano 66-74
Lentate-Castronno 70-61
Pavia-Erba 71-79
Bernareggio-Casorate 76-82
Marnate-Cerro 70-62
Luino-Cava 63-82
Settimo-Daverio 70-74

CLASSIFICA
Robbio 28; Cerro, Marnate, Erba 26; Cava Manara 24; Venegono 20; Settimo, Castronno, Lentate, Fagnano 18; Daverio 14; Luino, Voghera, Pavia 12; Casorate, Bernareggio 8.

PROGRAMMA DICIANNOVESIMA GIORNATA
Venerdì

Lentate-Settimo
Castronno-Pavia
Cava Manara-Fagnano
Sabato
Daverio-Bernareggio
Marnate-Voghera
Erba-Robbio
Domenica
Cerro Maggiore-Luino
Casorate-Venegono

 Massimo Turconi
(foto FB Settimo Basket)