Un sabato di ordinaria, lucida follia quello che ha appena vissuto tutto il mondo della Pallacanestro Varese. Come un fulmine a ciel sereno, nel tardo pomeriggio di ieri, a poche ore dalla prima vittoria stagionale nel derby contro Cantù, la società rende noto ufficialmente l’esonero di coach Attilio Caja dopo un sodalizio durato 5 stagioni.
Una notizia che lascia di stucco tutti i tifosi biancorossi, ma che pare non essere stata poi così tanto inattesa in società.
Si tratta di una scelta basata su valutazioni attente del rapporto umano tra l’ llenatore pavese, al quale nulla si può rimproverare sotto l’aspetto tecnico e dei risultati in questi 5 anni in biancorosso, ma che dal lato delle relazioni ha evidentemente lasciato troppo a desiderare.

Modi di fare e modalità di allenamento troppo dure, che negli anni hanno portato a vari addii di giocatori e membri dello staff, vedo lo stesso Bulleri, oggi nome caldissimo per sostituire lo stesso Caja in panchina, e che sarebbero deflagrati con l’arrivo di un super campione come Luis Scola, abituato a ben altri modi di fare.
L’ultima goccia di un vaso ormai stracolmo, come ha dichiarato Toto Bulgheroni a diversi organi di stampa: “Negli anni mi sono fatto scivolare addosso gli aspetti negativi di Caja, sottolineando quelli positivi. Ma Attilio non è riuscito a capire quelli che sono i valori fondanti e i principi con cui la nostra società si presenta al suo pubblico e agli sponsor. Da qui la decisione di separarci. Una scelta presa in comune accordo con tutta la società ed il Consorzio”.

A questo si aggiunge quella frase rilasciata spontaneamente da Caja ai Consorziati alla festa di giovedì sera: “A volte mi dicono che mi arrabbio troppo con i miei giocatori…” che ora ha un valore ed un aspetto molto diverso.
Un addio tutt’altro che pacifico dopo 5 anni insieme e che ora porterà Varese a dover trovare un accordo con l’allenatore, ancora sotto contratto fino al 2022 e che avrebbe percepito 120.000 euro all’anno.
Una situazione difficile vista la riduzione di budget di quest’ anno causa Covid-19 e che si ripete dopo che già nel 2015  la storia tra “Artiglio” e Varese finí davanti al Collegio Permanente della Lega Basket dopo il primo esonero.

Gli indiziato maggiori per sostituire Caja sulla panchina biancorossa, come già detto, sono Massimo Bulleri e Maurizio Buscaglia, pronti a raccogliere l’eredità di una storia finita tragicamente in burrasca.

Alessandro Burin

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