In un momento nel quale tutto il Paese guarda a una prospettiva di ripresa delle attività, conosciamo come il canottaggio, nello specifico la realtà della Canottieri Varese, guarda al futuro, attraverso le parole del suo Team manager ed ex atleta olimpionico, Pierpaolo Frattini.

Alcune federazioni hanno già finito la stagione, il calcio a livello professionistico sta valutando le modalità per riprendere, quali sono le prospettive per la stagione del canottaggio?
“La Federazione ha annullato tutte le gare fino a maggio e molto probabilmente il provvedimento si prolungherà fino a luglio compreso. Si sta ragionando sulla possibilità di inserire qualche gara nel periodo di agosto e settembre, ma al momento la situazione non permette di fare progettazioni concrete”.

canottieri vareseCome Canottieri Varese state ragionando in merito al come poter svolgere gli allenamenti dei vostri atleti agonisti quando sarà possibili riprendere l’attività?
“Attualmente stiamo seguendo i nostri atleti agonisti con un programma di allenamenti individuali svolti tra le mura domestiche. In merito all’attività sportiva normalmente intesa, ci troviamo di fronte sia al problema del quando si potrà riprendere e sopratutto del come. Tra le due situazioni problematiche, il come porter svolgere degli allenamenti e più in generale tutta l’attività agonistica in sicurezza è la questione più difficile da affrontare. Per ora possiamo solo aspettare l’evoluzione della situazione”.

Oltre agli atleti agonisti, avete numerosi soci, state valutando qualche iniziativa anche per loro?
“Tutto dipenderà da quando e come sarà possibile ripartire. Se sarà consentito riprendere nei mesi estivi stiamo valutando la possibilità di tenere aperta tutta l’attività corsistica rivolta ai ragazzi più giovani e ai soci anche nel mese di agosto, periodo nel quale solitamente si è sempre sospeso tutto”.

Vi state muovendo in termini di progettazione e organizzazione per il vostro camp estivo?
“Seppur sia un’iniziativa relativamente nuova, nelle passate estati ci ha dato un crescente riscontro positivo in termini di partecipazione. Personalmente ci terrei molto a svolgerla anche questa estate per riuscire a stare vicino alle esigenze delle famiglie e poter dare ai bimbi e ragazzi la possibilità di vivere una bella esperienza aggregativa nella quale poter conoscere il nostro ambiente, la nostra disciplina e cimentarsi anche in altre attività sportive. Abbiamo un assetto organizzativo pronto in termini di persone e attività, stiamo anche valutando la modalità per svolgere le giornate del camp anche a piccoli gruppi, ma ora dobbiamo necessariamente aspettare per capire se sarà possibile e quali aspetti cautelativi si dovranno eventualmente prendere in considerazione”.

A fronte di questo perdurante blocco c’è preoccupazione sulla tenuta economica delle realtà associative, quanto state soffrendo questo blocco?
“Come a tutte le associazioni sportive, anche noi stiamo subendo un duro colpo. Abbiamo perso le settimane di ospitalità delle squadre nazionali e delle associazioni straniere, abbiamo bloccato tutti i nostri corsi, oltre essere stata annullata la settimana della Coppa del Mondo, che per noi rappresentava una importante vetrina internazionale. Proprio in questi giorni erano previsti i primi arrivi degli atleti e questo, inutile nasconderlo, ci rammarica”.

Come la Federazione Italiana Canottaggio potrebbe aiutare le associazioni?
“Ho appena partecipato in streaming a un incontro del Consiglio federale nel quale si è anche affrontato il punto delle difficile situazione economiche che tutte le associazioni stanno e dovranno affrontare. Ci sono alcune proposte per venire incontro a queste criticità economiche, dalla creazione di un fondo, all’abbassamento delle quote di iscrizione. Tutti stanno facendo sistema per cercare di dare una mano, ma al momento sono proposte, non c’è ancora niente di concreto”.

 MG