La circolare pubblicata ieri sera dal Ministero dell’Interno, in cui si specifica la sospensione degli allenamenti individuali per tutte le attività sportive, è arrivata improvvisa come una doccia gelata. L’ennesima, in un anno tanto travagliato quanto ancora lungo, le cui conseguenze verranno inevitabilmente proiettate in quello venturo. Dopo oltre due settimane di tira e molla, tra ordinanze regionali e nazionali, proteste e prese di posizione, non resta altro che un generale senso di amarezza. Una sensazione che pesa soprattutto sui bambini, i quali speravano di tornare presto sui campi. A spiegarlo è Alessandro Magnoni, Responsabile del Settore Giovanile del Cantello Belfortese: “Questa notizia giunge ai più piccoli come una promessa non mantenuta. Avevano saputo di un imminente ritorno sul terreno di gioco, ma ora devono assimilare una nuova delusione. È come quando a Natale ci si aspetta di ricevere un regalo, senza però trovare nessun pacchetto sotto l’albero. Siamo sconfortati quanto loro”.
Una notizia che ha spiazzato tutti. Voi come avete reagito?
“Non volevamo crederci. Ieri sera eravamo tutti riuniti, tra dirigenti e allenatori, per definire tempi e modalità degli allenamenti per grandi e piccini. Nel bel mezzo della discussione ci è giunta questa voce, a cui inizialmente non volevamo dare peso pensando fosse uno scherzo. Quando abbiamo verificato e ne abbiamo appurato la veridicità, è caduto un silenzio tombale”.
Per diversi giorni si sono susseguite varie ordinanze con relative norme, fino al chiarimento avanzato dal Ministero dell’Interno. Cosa rimane di tutta questa situazione?
“Un misto di incredulità e amarezza. Siamo tutti smarriti. Eravamo pronti a dare la bella notizia, ma nel giro di un quarto d’ora abbiamo dovuto annullare tutto. Erano pronti gli allenamenti a partire da oggi, con orari cadenzati, spazi suddivisi ed esercizi mirati a rispettare le distanze di sicurezza, utilizzando locali e strumenti sanificati. Il personale preposto ad occuparsi di tutte queste accortezze era pronto ad entrare in azione, attraverso autocertificazioni e quant’altro. Tutto sospeso. A questo punto mi viene da pensare che sia stato un bene non aver iniziato gli allenamenti. L’impressione è che le decisioni prese arrivino da persone che non hanno ben chiaro quante famiglie devono adeguarsi a queste disposizioni. Paradossalmente, avrebbe avuto più senso bloccare tutte le attività sportive fin da subito e fino a data da destinarsi, senza creare confusione”.
Come vi muoverete adesso? Tornerete ad utilizzare Internet? Bambini e ragazzi si aspettavano tutt’altro…
“Esatto, torneremo ad usare le piattaforme online. Non ci fa molto piacere, anche perché siamo i primi a sconsigliare gli schermi ai più giovani, favorendo le attività all’aria aperta attraverso lo sport. Non abbiamo altra scelta, però, che perseguire questa strada. Le videochiamate su Internet rappresentano l’unica possibilità che abbiamo per rimanere in contatto con loro e provare a tenerli in movimento. Giocare a calcio è una gioia, specie per i Pulcini e i Piccoli Amici che vivono questi momenti di condivisione ludica come se fossero magici. Mi sono arrivate foto di nostri piccoli atleti che nei salotti avevano già preparato zaini e scarpette: smaniavano solo all’idea di tornare alla normalità. Sono giustamente delusi, tanto quanto noi dirigenti e allenatori. Fisicamente sarà una mazzata non fare attività motoria fino a febbraio, anche perché non tutti hanno spazio a sufficienza per muoversi in casa”.
E pensare che sabato scorso avevate organizzato un corso interno per spiegare le modalità di allenamento in tempi di Covid, ricevendo il seguito di altre società della zona. Di cosa si è trattato?
“È stato un evento volto a mostrare agli allenatori come agire sul campo nonostante le restrizioni. Il corso si è svolto in due tranche: una prima parte teorica presso l’oratorio di Ligurno e una seconda parte pratica svolta sul terreno principale di Cantello. Per l’occasione abbiamo ricevuto il supporto di Daniele Tacchini, allenatore con patentino Uefa A operativo a Pavia e impegnato nell’ambito della sicurezza sportiva. Con lui abbiamo voluto illustrare quali e quanti esercizi è possibile fare avendo a disposizione spazi e strumenti ridotti, attraverso una dimostrazione effettuata con l’aiuto di otto nostri tesserati della categoria Pulcini. Ad esempio sviluppo della tecnica di base, conduzione del pallone, tiri e molto altro ancora. Posso dire che l’evento è stato un successo, poiché l’interesse dei mister si è rivelato molto alto e partecipato. La curiosità ha spinto anche rappresentanti dell’Union Tre Valli, dell’Itala e dell’Aurora Induno a voler presenziare per prendere appunti. Questo ci fa molto piacere, speriamo che il lavoro svolto possa essere stato di aiuto”.
Dario Primerano