Poco più di un mese fa la nomina ufficiale, oggi Carmelo Lombardo, ultima new entry in casa Arsaghese in qualità di responsabile del settore giovanile, tira le somme di queste prime settimane e racconta i suoi obiettivi.
Dopo aver allenato in tanti settori giovanili tra cui Vergherese e Legnano, nel 2017 arriva l‘occasione Varese: si salta sul treno, ma il viaggio, bellissimo, dura solo due anni e mezzo e la destinazione non è quella per cui si è pagato il biglietto. “A Varese purtroppo non è finita come avrei voluto e ho dovuto interrompere troppo presto quell’esperienza, un po’ per motivi legati alla società e un po’ per motivi personali, ma resta comunque un’esperienza bellissima, intensa, che mi ha dato opportunità importanti e che mi ha fatto crescere molto, la rifarei mille volte nonostante sia mancato il lieto fine“.

Arsaghese-SolbiateseUn anno di stop ed una nuova opportunità chiamata Arsaghese in una nuova veste, come è nata questa collaborazione?
Il tramite è stato Bufano che mi ha chiesto di avvicinarmi a questa realtà, più che allenare volevo ricoprire un ruolo un po’ diverso e così mi sono calato nella parte del responsabile del settore giovanile anche per mettere a frutto la mia formazione, in quest’anno ai box non sono stato a guardare, non ho perso tempo, anzi ho cercato di arricchire il mio bagaglio e alla fine eccomi qui“.

Opportunità importante, l’Arsaghese ha un settore giovanile florido e di buon livello.
Sì è vero, nel settore giovanile contiamo 177 tesserati a cui vanno poi ad aggiungersi 30 dirigenti e 11 mister, abbiamo tutte le categorie a partire dai primi calci per finire con juniores e prima squadra, ma non è tutto qui, c’è una società che ha fatto questa scelta, a stagione in corso, per anticipare i tempi, per dare un segnale forte soprattutto al territorio, ribadisco questa è un’opportunità importante a cui non si poteva dire di no“.

Qual è il tuo ruolo nello specifico?
Come detto sono responsabile del settore giovanile, quindi seguo tutte le categorie dai più piccoli ai giovanissimi 2005, in generale posso dire che sono sempre sul campo, che tra le altre cose ad Arsago significa anche poter lavorare in spazi grandi e ben strutturati e non è da tutti, sono un entusiasta e mi piace avere tutto sotto controllo, per me è una vera e propria full immertion“.

Quali sono i primi risultati dopo queste settimane di lavoro? Che impronta state dando?
A livello calcistico possiamo dire che i gironi di ritorno siano iniziati con il piede giusto, abbiamo tutte le squadre nelle zone medio alte delle varie classifiche, ma al di là dei risultati devo dire che la cosa che più ha sorpreso in questo mese è la volontà e la predisposizione di tutti, la disponibilità, possiamo e vogliamo crescere tanto“. Come?Migliorare le rose e migliorare il tasso tecnico degli atleti è uno dei primi obiettivi che ci siamo prefissati, modificando i metodi di lavoro e soprattutto confrontandoci tanto, ripeto ho a disposizione uno staff davvero collaborativo con cui si è già creata una certa sintonia, i presupposti sono ottimi sotto tutti i punti di vista“.

carmelo lombardo_arsaghese_1In generale si parla tanto dei settori giovanili ma quali sarebbero secondo te le misure da adottare per migliorare una situazione un po’ complicata?
Io credo che formarsi sia importantissimo e credo che sia altrettanto importante fare selezione ma più che in entrata in uscita, le persone che escono da un percorso di formazione devono essere pronti ed avere determinate qualità perchè a dirsi è facile ma avere a che fare con bambini che vogliono esprimersi nel mondo del calcio è tutt’altro che semplice e ci sono dei doveri nei loro confronti da rispettare“.

Parlando di attualità ci lasciamo alle spalle una settimana che ha dovuto affrontare il problema “corona virus”: come vi siete comportati?
Purtroppo non abbiamo potuto fare molto, anzi abbiamo le mani legate, c’è molta confusione in merito, speriamo che tutto si risolva al meglio e nel più breve tempo possibile, è un peccato interrompere così bruscamente il lavoro appena iniziato, e poi diciamocelo è sempre difficile stare lontani dai campi“.

Per chiudere: quali sono i tuoi obiettivi e qual è l’augurio che ti fai?
Non mi pongo mai obiettivi troppo a lungo termine, vivo nel breve periodo, e poi mi piacciono le escalation, dove si raggiunge tutto per gradi, tanto quanto le sfide e questa, per me, è una bella sfida; nessun augurio particolare, mi faccio solo un in bocca al lupo, posso garantire che ce la metterò tutta“.

Mariella Lamonica