Comincia da Vado Ligure la seconda avventura della Castellanzese in Serie D nell’anno del Centenario. Una stagione ricca di impegni che costringerà i neroverdi a ritmi molto elevati per recuperare il tempo perso a causa della pandemia. Il Girone A, infatti, quello in cui sono stati inseriti gli uomini di Achille Mazzoleni è l’unico, insieme al raggruppamento C, composto da 20 squadre e perciò impegnato in ben cinque turni infrasettimanali. 
Dopo una partenza ricca di Liguria, con la prima a Vado e la terza, in infrasettimanale, in quel di Sanremo, per la Castellanzese sarà già derby, alla sesta con il Legnano. Alla tredicesima arriva il nuovo Città di Varese, sotto l’albero la Caronnese. E poi dulcis in fundo la trasferta di Imperia con la quale si concluderà il campionato del club di via Cadorna.

Un girone molto affascinante dal punto di vista territoriale e della storia”, commenta il presidente Alberto Affetti. “Affronteremo squadre prestigiose come il Vado Ligure, conosciuta per aver vinto la prima Coppa Italia della storia, e il Casale Monferrato, che nel suo palmares ha addirittura uno scudetto. E con loro altre formazioni molto attrezzate. Il nostro obiettivo sarà quello di stupire come è stato detto da Mister Mazzoleni nei primi giorni di preparazione. Ovviamente noi vogliamo stupire in senso positivo, ponendoci il limite minimo della salvezza ma non un limite massimo. Una volta consolidata la categoria non dobbiamo pensare di fermarci”. 

Predica calma Affetti perché “bisogna prima di tutto cominciare da una prima giornata che ci pone di fronte ad una lunga trasferta a Vado Ligure e poi sperare che il campionato si possa disputare per intero senza nessun intoppo”. “Al di là dei risultati – continua il numero 1 neroverde -, il mio augurio è quello che si possa tornare a qualcosa di simile alla normalità cui eravamo abituati e con le prestazioni avvalorare i sacrifici fatti in questi anni da tutti coloro che ruotano attorno alla Castellanzese”.
Ma la società neroverde non progetta solo in termini di Prima Squadra. “Lo stesso vale per il settore giovanile e in particolare la Juniores che come i più grandi vuole e deve essere protagonista“.

Alessio Colombo

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