Una società nata in pochi giorni, proprio al limite dei termini per l’iscrizione alla Terza Categoria. Una società nata per colmare un vuoto lasciato dal fallimento del Varese Calcio. Stefano Amirante e Stefano Pertile hanno dato vita ad un progetto che da subito è stato abbracciato dal gruppo storico dei tifosi biancorossi, un progetto che si è rivelato subito vincente. La pandemia ha solo tolto il gusto di poter festeggiare sul campo un risultato che era ormai acquisito, una promozione a cui mancavano solo pochi punti per poter avere anche la matematica come conforto e che oggi è arrivata con le decisioni del CRL.
“In questo momento la prima cosa che mi viene in mente è che quando io e Stefano abbiamo deciso di partire non c’era nulla, solo noi due – ci racconta Stefano Amirante -. Non avevamo un campo dove giocare, non avevamo un pallone e delle maglie, un allenatore e dei giocatori, niente di niente. Ora, quello che vedo, è che siamo riusciti nel nostro intento e che la cosa più bella è che abbiamo fatto un grande gruppo ricucendo anche il rapporto tra i tifosi e la squadra della Città di Varese”.
E’ sicuramente la vittoria del gruppo.
“Penso di poterti dire che sia la vittoria, a pari merito, di quattro elementi: del mister, che era l’unico che conosceva la categoria, che aveva già vinto tanto e che… ha vinto ancora. Di tutti quei giocatori che potevano giocare tranquillamente in una categoria superiore ma che per amore della maglia hanno voluto essere con noi e… hanno vinto. Per tutti gli altri giocatori che invece hanno scelto il Città di Varese per iniziare a crearsi qualcosa e… hanno vinto. Infine per tutti i dirigenti e le persone che ci sono state vicine, che al 26 di luglio non esistevano e poi ci hanno sposato per passione e per amore del Varese… e hanno vinto”.
Il futuro del Città di Varese cosa prevede? Si parla tanto di potenziali fusioni…
“Uno dei punti del post che avevamo fatto come comunicato all’inizio della nostra avventura diceva che la nostra società nasceva anche con l’intento di poter dare un domani la possibilità di far tornare il calcio di un certo livello a Varese. Oggi, anche grazie al cambio delle regole, questa ipotesi si potrebbe realizzare nell’immediato e noi siamo qui pronti ad ascoltare tutti le persone serie che abbiano un progetto serio. Nella realtà siamo pronti a goderci questa promozione e a programmare una squadra che parteciperà al campionato di Seconda Categoria e che avrà l’obiettivo immediato di vincere“.
Michele Marocco