Dopo il Città di Varese di mister Sassarini, anche la Juniores Nazionale di Gianluca Porro è pronta a fare il suo debutto sabato 10 ottobre alle ore 15.30 sul campo del Ponte San Pietro, dove arbitrerà il sig. Andrea Scarano di Seregno, coadiuvato dagli assistenti Emanuele Toniutto di Como e Mohamed Chourga di Bergamo. 
I biancorossi Under19 sono una delle rose più giovani del campionato, con una forte ossatura di 2003, e sono reduci da un precampionato che ha convinto a metà. Ne parla proprio mister Porro, uno che il biancorosso ce l’ha nel sangue: “Come è giusto che sia c’è tanto da lavorare, perché siamo una squadra nuova, giovane e costruita da zero. Il primo grande passo da fare, che equivale al 50% del miglioramento complessivo della squadra, è quello di ‘mentalizzare’ i ragazzi. Le individualità ci sono e, da questo punto di vista, è il gruppo più forte delle Juniores che ho allenato finora, ma i ragazzi devono capire di essere nel limbo tra il settore giovanile e le grandi squadre: il modo di lavorare non può essere pari a quanto fatto finora, e ci deve essere un altro approccio a livello di dedizione al lavoro, di ricezione degli strumenti e di assorbimento dei concetti. In poche parole occorre abbandonare la mentalità giovanile per entrare in quella dei grandi, e se ci riusciremo questo gruppo potrà dar fastidio a tutti”.

Insomma, le premesse per far una grande stagione ci sono tutte, ma serve ancora un ulteriore step e a tal proposito il mister ha le idee chiare su chi dev’essere preso come esempio: “Tutti devono capire che quanto stanno producendo deve essere aumentato e ai ragazzi dico sempre che il modello di riferimento ce l’hanno in casa e risponde al nome di Francesco Viscomi. Oltre ad essere un grandissimo giocatore, è un ragazzo che dà cuore e anima in tutto ciò che fa, dalla partita all’allenamento in settimana; bisogna imparare da gente come lui”.
Ma non sono solo i calciatori a dover imparare, perché anche lo stesso Gianluca Porro ammette con grande umiltà di dover maturare come allenatore. Il suo disegno tattico prevede un 4-3-3 forte della mobilità dei riferimenti offensivi, ma i numeri contano relativamente perché l’importante è costruire un modello di gioco propositivo, proprio come quello che auspica la Prima Squadra del Città di Varese: “Ho la fortuna di poter vedere da vicino un maestro come David Sassarini e, come chiede lui ai suoi, voglio impostare un gioco dinamico, di principi e di occupazione degli spazi. Bisogna essere padroni di ciò che si vuol fare, e una volta acquisito tutto questo ogni cosa diventa automatica. È la lezione che ho imparato dal mister e in tanti mi hanno garantito che è uno spettacolo veder giocare le sue squadre che hanno assimilato alla perfezione le sue idee”. 

Tempo. È ciò di cui ha bisogno il Città di Varese sia per la Prima Squadra sia per la Juniores, dato che entrambe affronteranno realtà più collaudate. “Dobbiamo seguire una linea di lavoro che esuli dai risultati – spiega Porro – anche se è ovvio che si gioca per vincere le partite e vincendo si aumenta il morale. Sono contento che la squadra sia stata inserita nel Girone B perché magari è meno affascinante dal punto di vista delle trasferte, ma è di gran lunga più impegnativo e ci spronerà a far meglio. Non sono uno sprovveduto e non sono qui a dire che ammazzeremo il campionato: la mia soddisfazione nei due anni appena passati è stata quella di portare 15 giocatori tra i grandi, e mi auguro che dall’anno prossimo la società possa pescare dalla Juniores piuttosto che rivolgersi all’esterno. Ribadisco, però, che il primo passo è quello di crescere a livello di approccio”.

La rosa

Portieri: Nicholas Bavutti (’03), Giorgio Zini (’02).
Difensori: Christian Franco (’03), Samuele Grimaldi (’03), Besseme Harabi (’03), Paolo Imperiali (’02), Silvester Kola (’03), Alessandro Romano (’03), Luca Vizzielli (’03).
Centrocampisti: Nicolò Del Bene (’03), Matteo Esposito (’04), Ariel Fierza (’03), Marco Marangoni (’03), Jacopo Petrella (’03), Edoardo Ranieri (’03). 
Attaccanti: Thomas Aiolfi (’03), Riccardo Coratella (’03), Manuel Cosenza (’02), Lorenzo Ritondale (’03), Rosario Romito (’03), Emanuele Sofio (’02), Alessandro Venditti (’03), Marco Volpi (’03).

Matteo Carraro

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