E’ sempre in salita la strada per Claudio Bonanni che nelle ultime stagioni ha dovuto vivere alcune situazioni surreali prima di trovare finalmente la discesa. Cresciuto nel settore giovanile del Milan, nel 2015 ha disputato la sua prima stagione nel calcio dei grandi a Pavia. E fin qui tutto bene. Nella stagione 2016-17 è approdato al Varese in Serie D con la formazione biancorossa che puntava al ritorno tra i professionisti. In realtà qui inizia la salita: Bonanni vive tutti i disagi dei problemi societari e sportivi che porteranno poi al fallimento dei biancorossi. Chiusa l’esperienza col Varese, dopo una stagione alla Folgore Caratese si trasferisce al Kamza, compagine che disputa il campionato di Serie A albanese. Tutto bene fino a quando la squadra viene radiata perchè il presidente partecipa ad una aggressione all’arbitro durante un’invasione di campo dei tifosi.

Bonanni a MaltaLa stagione 2019-20 inizia a Castellanza: 11 presenze e 1 gol con i neroverdi, poi “non so cosa sia successo – attacca Claudio raggiunto telefonicamente a Malta -. Il direttore sportivo Asmini, dopo una sconfitta, mi ha messo fuori rosa, senza spiegazioni e senza che io potessi capire il perchè. Mi faceva allenare con la Juniores e a volte anche in orari assurdi. Purtroppo, o per fortuna, la finestra di mercato di dicembre si era chiusa senza il mio trasferimento ad un altro club e così non mi restava che andare all’estero o trovare una squadra tra i professionisti in Italia“.

Ed è arrivata la chiamata del Birirkara a Malta, l’inizio della discesa: “Esattamente. Il mio agente aveva dei contatti, qui stavano cercando un giocatore con le mie caratteristiche. Visto il contratto non ci ho pensato un minuto e sono partito. A distanza di poco più di un mese dall’inizio di questa nuova avventura ti confesso che sono molto soddisfatto“.

L’ambiente ideale in campionato comunque di un certo livello quale può essere una Serie A. “Fuori dal campo è tutto perfetto. Il clima è veramente ok, sempre soleggiato con una media di 20°. In campo lo è ancora di più. Non mi aspettavo un livello di gioco così alto, tanta intensità e giocatori ‘veri’ che hanno vinto campionati importanti e anche coppe europee. Io sono contento di quello che sto facendo, gioco sempre titolare e il mister che ha grande stima per me. Mi sta facendo giocare nel mio ruolo originario, mediano davanti alla difesa, e mi trovo veramente bene“.

Bonanni a MaltaHai fatto anche un gol su calcio di punizione. “Settimana scorsa, una grande soddisfazione. Alla fine degli allenamenti mi fermo sempre a calciare e così il mister mi ha notato. Domenica mi hanno fatto provare in partita ed è andata bene. Un gran bel gol“.

Qui in Italia si sta vivendo una situazione difficile in generale a causa del Coronavirus. Anche l’ambiente calcio ne risente con rinvii o gare a porte chiuse. Come vanno lì le cose? “Il fatto di essere una piccola isola probabilmente aiuta. A chiunque arriva qui viene provata la febbre e nel caso si fa il test e si viene messi in isolamento preventivo. Per ora non c’è nessun caso, la vita procede normalmente e le partite si giocano senza nessun tipo di limitazione. Certo in spogliatoi qualche battuta la facciamo pure noi, ma la situazione è molto tranquilla“.

Che idea ti sei fatto? “Mi sembra che ci sia un po’ troppo allarmismo e che si siano adottate dell misure troppo rigide. Ovvio che salute viene prima di ogni altra cosa, ma penso che il tutto poteva essere gestito senza creare situazioni di panico come invece sono avvenute“.

La nazionale di Malta è guidata da un altre ex Varese Calcio, mister Mangia, che però non hai mai incrociato. “Lo conosco di nome, so che è venuto a vedere alcune nostre partite, ma niente di più. A Malta le squadre sono obbligate ad avere sempre 11 giocatori maltesi sui 18 che vanno in lista. Anche il livello dei ragazzi di qui ti posso garantire che è buono. Sicuramente migliore di quello che si può pensare immaginandolo da fuori“.

Michele Marocco