Tutto lo sport “ammazzato” dal coronavirus. In una situazione che giorno dopo giorno si fa sempre più pesante passando rapidamente da epidemia a pandemia, le “piccole” vicende legate allo sport fanno quasi tenerezza. Tuttavia è pur vero che migliaia e migliaia di persone sono impegnate nello sport e, nello specifico, nella pallacanestro vivono, lavorano, mettono passione e amano.
A queste “millemila” anime l’emergenza coronavirus ha cambiato la vita e sconvolto, anzi, desertificato l’orizzonte. Ad alcune di loro, protagoniste nel basket, abbiamo girato tre domande. A rispondere è Bruno Bianchi, coach di Valceresio

Se la stagione si chiudesse adesso senza più scendere in campo, come reagiresti?
“Sarebbe certamente una decisione importante, per certi devastante, sicuramente unica nel suo genere, ma la tutela della salute rappresenta un aspetto assolutamente prevalente al quale tutti ci dobbiamo uniformare con grande convinzione. Del resto, anche la gravissima situazione che tutti stiamo vivendo e sopportando appartiene a qualcosa mai visto prima”.

Secondo te ci sono i tempi per chiudere regolarmente il campionato?
“Dovessimo mai riprendere l’attività, credo di andrebbe facilmente ben oltre la metà di aprile. A quel punto non credo possano esistere i tempi tecnici per portare a termine il campionato in maniera adeguata. Quindi, in buona sostanza, ritengo ormai abbastanza probabile la sospensione definitiva della stagione”.

Cosa cambieresti nella formula?
“Personalmente confermerei tutte le posizioni dalla nona alla sedicesima e giocherei solo i playoff perchè mi sembra giusto e doveroso offrire ai club più ambiziosi la possibilità di giocarsi la promozione in DNB. Club come Busto, Saronno, Desio, Gallarate, Lissone nel girone Ovest; Gardone, Cremona, Iseo, Lumezzane all’Est hanno investito tantissimo in termini economici e tecnici e meritano di concludere la stagione e provare a dare corpo e forma ai loro sogni. Le altre squadre, invece, avranno qualche mese di anticipo per gettare le basi del campionato 2020-2021 che, ho l’impressione, sarà durissimo per tutti”.

 Massimo Turconi