È stato un Città di Varese diverso quello visto a Casale, ma il cammino dei biancorossi è ancora ripido. Lo sa bene Ezio Rossi che con una lucida analisi nel post-partita ha riconosciuto pregi e difetti della sua squadra nella prima uscita del post-Sassarini.

Città di Varese già diverso sulla carta: archiviato il 4-2-3-1 che lasciava troppo scoperta la mediana, il primo assetto sperimentato da Rossi è stato il 4-3-3, con gli unici tre centrocampisti a disposizione (in attesa del rientro di Scampini, Beak e Disabato) in campo. I risultati, in questo senso, si sono visti subito: maggior equilibrio e meno sofferenza, anche se qualche contrasto di troppo è stato ancora perso. La difesa, nonostante l’assenza di Viscomi, ha confermato le certezze già viste in passato perché, pur rischiando qualcosa, ha retto bene, cedendo solo alla sfortunata autorete di Mobilio, con un Lassi in grande spolvero che per la prima volta non ha fatto rimpiangere Siaulys. E l’attacco… il reparto offensivo mostra ancora qualche lacuna: Lillo e Mobilio si sono mossi bene, così come Fall che però deve necessariamente dare di più perché tenere qualche pallone non basta. Il problema resta la sterilità: si è sbloccato Lillo, ma tutti gli altri attaccanti (compreso chi è entrato a partita in corsa) non sono praticamente mai stati pericolosi.

Il mercato potrebbe dare delle soluzioni, ma non nel senso “classico”. Rossi ha infatti parlato di sovrabbondanza, per cui è lecito aspettarsi uno sfoltimento della rosa per adattarla a un gioco meno spregiudicato a livello offensivo rispetto a quello ricercato da Sassarini e più votato all’equilibrio. Come sempre sarà il tempo a dare tutte le risposte del caso, anche se l’atteggiamento messo in campo a Casale può far ben sperare…

…con qualche riserva. Varese in chiaroscuro in campo e sui social. La collocazione pomeridiana infrasettimanale, unita a qualche problema di natura tecnica, non ha permesso ai tifosi biancorossi di seguire in toto la partita; ciò si traduce in un minor numero di commenti Social, che evidenziano comunque un certo pessimismo. _lucasarno_ su Instagram taglia corto con un secco: “Non ci siamo”, mentre Carmine D Cubicciotti su Facebook esordisce con un ironico “Bene ma malissimo!” concludendo il suo pensiero così: “Per me il problema continua ad essere negli interpreti, non nell’allenatore”.

Alessandro Bodini recrimina sull’atteggiamento del finale in 11 contro 10: “Gestione della superiorità numerica pazzesca. Negli ultimi 20 minuti un paio almeno di stop sbagliati e due contropiedi buttati all’aria. Peccato”. Dello stesso avviso anche Aldo Allegri, anche se emerge qui una punta di ottimismo perché: “La mano del nuovo allenatore arriverà”. Riassumendo, Casale è stato uno starting-point di media portata per la nuova era paventata dal presidente Amirante, sintetizzato così da Andrea Catella: “Peccato, si poteva/doveva vincere… comunque buon punto”.

Chiaramente 4 punti in sette partite sono un ben misero bottino che lascia tanto rammarico tra i tifosi. Il primo a saperlo, come già sottolineato, è proprio Rossi che dovrà lavorare più che altro sull’aspetto mentale del gruppo. Se la vittoria di Fossano aveva illuso, il pareggio di Casale non deve disilludere e l’imminente derby contro il Legnano sarà un bel banco di prova per il Città di Varese.

Matteo Carraro

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