La Pallacanestro Varese si avvicina a grandi passi ad una gara cruciale come quella di domenica (ore 19 con diretta streaming su Eurosport Player) sul parquet dell’Aquila Basket Trento non certo nelle migliori condizioni fisiche possibili. Infatti, ai lungo degenti De Vico e Ferrero, si aggiungono l’assenza del nuovo arrivato Jones, che per quest’anno non vestirà più la maglia biancorossa, indossata per soli trenta secondi, Ruzzier non al meglio, con la caviglia sinistra ancora malandata dopo le storte subite nella gara interna contro Roma, e Jakovics dolorante per una botta all’anca.
Una serie di concause che portano Bulleri a dover fare i conti con un roster quasi dimezzato ed il reintegro di Andersson, messo sul mercato dopo l’arrivo di Jones ed ora da recuperare mentalmente ancor prima che fisicamente, per non dover sopperire anche ad una mancanza psicologica dopo quelle fisiche già evidenziate.
Del momento infortuni e del caso Jones ne parla il Gm biancorosso Andrea Conti, indicando le mosse del club in questo momento.
Com’è la situazione infortuni in vista della trasferta trentina?
“E’ una situazione da ospedale da campo. Partendo dai lungo degenti, Ferrero è fermo, ha ancora un edema sotto il secondo dito del piede infortunato e non riesce ad allenarsi; De Vico ha ripreso il lavoro in palestra con il pallone, è quello un po’ più vicino al recupero, ma non lo vedremo in campo domenica. A loro si sono aggiunti Ruzzier che ad oggi è fermo a causa di una distorsione alla caviglia sinistra che si è procurato nella gara con Roma e che valuteremo tra domani e venerdì nella speranza di recuperarlo, e Jakovics, che dalla gara con Pesaro si porta dietro una botta all’anca che lo rende dolorante. Domenica ha giocato sotto antidolorifici e anche lui è ai box in attesa di miglioramenti che valuteremo giorno per giorno. Poi, a tutto questo, si è aggiunto l’infortunio devastante di Jones”.
Proprio in merito a questo le chiedo: come verrà gestita la sua situazione sanitaria e contrattuale dopo questo stop?
“Va chiarita un attimo la questione perché mi pare che ci sia qualcuno che parli un po’ troppo. Il giocatore è assicurato a livello sanitario ed è assicurato per gli infortuni. L’assicurazione sugli ingaggi dei giocatori è una cosa onestamente che, pur non volendo andare a fare i conti in casa degli altri, è molto ma molto onerosa, con franchigie, scoperti e altre situazioni e quasi nessuno le fa. Penso sia giusto chiarire perché poi si dicono cose che fan sembrare tutti dirigenti ed allenatori senza entrare effettivamente nel merito delle questioni. Ripeto, Jones è assicurato contro gli infortuni. Lunedì molto probabilmente sarà operato in Italia, a Reggio Emilia, dal dottor Rocchi che è uno dei migliori nel campo e sarà assistito nel suo percorso post operazione e poi vedremo il da farsi. A livello contrattuale non abbiamo ancora assolutamente affrontato la cosa. Ho letto ipotesi di traslare il contratto di quest’anno all’anno prossimo. Sono tutte ipotesi e ad oggi ciò che ci interessa è il percorso sanitario, che il suo decorso vada per il meglio visto che parliamo di un ragazzo di ventisette anni e mi sembra doveroso aiutarlo in questo. Tutto il resto sono chiacchiere da bar che affronteremo quando sarà il tempo”.
Ci sarà il reintegro di Andersson ad oggi oppure andrete sul mercato nuovamente?
“Andersson è un giocatore sotto contratto che non è mai stato rescisso ed anche questo va chiarito. Sicuramente era fuori dalle rotazioni con l’arrivo di Jones, ma adesso tornerà a farne parte. Si allena, si è sempre allenato, è un professionista serissimo ed andiamo avanti con lui. Questo è innegabile”.
Nella vittoria con Roma ha visto qualche segnale di miglioramento rispetto alle ultime uscite?
“In verità i veri segnali di miglioramento della squadra li avevo visti già a Pesaro. Li è stata partita vera, siamo stati in vantaggio per buona parte della gara, abbiamo giocato con intensità ed aggressività. In quel match è mancato l’apporto di Douglas, ma già in quella circostanza avevamo dato risposte a livello di ripresa della squadra. A livello individuale, dobbiamo tutti migliorare ancora, però avevo già visto dei segnali. Con Roma è stata una sfida veramente surreale: a loro mancavano vari giocatori, a noi gli infortuni in serie non hanno aiutato, la loro zona per 40 minuti, tutte condizioni che hanno trasformato la gara di domenica nella peggiore da giocare in questo momento. Siamo stati bravi a portarla a casa”.
Alessandro Burin