Un’altra decisione, presa dal Governatore della Lombardia Attilio Fontana, che farà ancora molto discutere. Da giovedì 22 ottobre partirà il coprifuoco. Stop di tutte le attività e degli spostamenti nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino. La proposta arrivata dalla regione è stata approvata dal governo con il ministro della Salute Speranza che ha avallato le misure restrittive richieste proprio dalla Lombardia. Un vero è proprio lockdown notturno a cui è stata affiancata anche la proposta di chiudere i centri commerciali nel fine settimana, fatta eccezione per quelli alimentari.
Dalle 23 alle 5 saranno quindi chiuse tutte le attività e ci si potrà spostare solo per motivi di salute, lavoro o comprovata necessità. La misura del coprifuoco è stata condivisa anche dai sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia. “Credo sia opportuno prendere un’iniziativa come questa che è molto importante ma non dovrebbe avere delle conseguenze di carattere economico particolarmente gravi ma che consentano che la situazione peggiori”, ha detto Fontana intervenendo a Quarta Repubblica su Rete 4. “Una delle cause principali del contagio – ha aggiunto il governatore – risiede negli assembramenti, nelle movide, nelle feste, negli incontri in pubblico, nelle piazze, cose che purtroppo non si riescono a controllare, per questo la soluzione migliore è la chiusura anticipata”.
Fontana ha anche aggiunto che la decisione è stata dettata dalle proiezioni realizzate dagli esperti che porterebbero entro una quindicina di giorni ad una situazione non ancora da collasso ma sicuramente impegnativa.
Tutto questo, legato al mondo dello sport, non può certo far ben sperare in un cambio di rotta di Fontana in merito alla decisione di sospendere tutte le attività sportive. Sono di oggi i numerosi messaggi e le lettere inviate al numero uno della Lombardia, certo il coprifuoco e il timore di un ulteriore peggioramento parrebbero allontanare una riapertura delle attività sportive.
Michele Marocco