Il mondo del calcio è in stand-by: il Coronavirus ha agito in modo veloce causando così lo stop dei campionati professionistici e dilettantistici. A fermarsi è stato naturalmente anche il Legnano e il suo ventenne portiere Cristiano Ragone che quest’anno stava disputando un’ottima stagione in Serie D. 

Personalmente come stai vivendo questa triste situazione?
“Cerco di restare lucido. Bisogna mantenere la calma e adottare tutte le precauzioni possibili per evitare il contagio. Ho tanta voglia di tornare in campo, fra i pali, ma la salute è più importante del pallone. Sono chiuso in casa da giorni e continuerò a farlo, sperando che questo sforzo possa poi risolvere il problema. Tutti abbiamo voglia di tornare alla normalità, andrà tutto bene”.

In linea di massima tra quanto tempo pensi si possa tornare in campo?
“Bella domanda… Non lo so, dipende da come si comporta la gente perché più seguiamo le indicazioni che ci forniscono e prestiamo attenzione, prima si sconfiggerà il problema. Detto ciò, io ovviamente spero si torni in campo il prima possibile, anche giocando tante partite in pochi giorni perché stiamo facendo grandi cose e vogliamo fare sempre di più. Legnano se lo merita”.

Primo anno a Legnano per te, come ti stai trovando?
“Sono felice di aver firmato per i lilla. Presidente, direttore sportivo e allenatore in primis si sono messi a disposizione di tutti noi, specialmente quelli nuovi affinché potessimo subito trovarci a nostro agio. Sono fortunato perché faccio parte di un gruppo forte e unito e fare parte della storia del Legnano è sempre ‘tanta roba’. I tifosi per esempio, loro sono speciali e se siamo in questa posizione di classifica è soprattutto merito del loro supporto”.

Quanto è importante avere in spogliatoio una figura come quella di Valerio Foglio?
“È molto importante perché per come sono fatto io caratterialmente, mi aiuta tanto e mi sprona a fare sempre il massimo. La sua carriera è fantastica ed è bello condividere con lui lo spogliatoio. Ci dà tanta forza ed esperienza”.

Chi è il tuo idolo?
“Anche se ho sempre giocato in porta non ho mai avuto un idolo portiere. Non so come mai ma andavo matto per Ronaldinho e Ibrahimovic, sono un loro grande fan”.

Hai un messaggio per tutte quelle persone che stanno vivendo questa drammatica situazione data dal Coronavirus?
“Nel mio piccolo posso dire di ascoltare le istituzioni sanitarie e prendere precauzioni in merito a questo. Io resto a casa e questo dev’essere il nostro motto per questi mesi. Non fate sciocchezze rischiando di contagiare più persone possibili. Mi rivolgo soprattutto ai più giovani: anche se siamo più forti probabilmente di una persona anziana il virus attacca tutti, stiamo e state attenti!”.

Niccolò Crespi