Quando le voci si rincorrono. Quando i “si dice” viaggiano a velocità incontrollata. Quando gli “ho sentito” scendono in quantità superiore al consentito. Questo è quanto successo nei giorni scorsi nel variegato mondo delle serie minori di pallacanestro lombarde a seguito di un paio di comunicati emessi dal CRL, ovvero dall’organismo che governa il basket nella nostra regione. Comunicati, in particolare quello di giovedì 22 ottobre, in cui si segnala l’ultima settimana di novembre come possibile momento per riprendere l’attività agonistica nei campionati senior maschili e femminili.
Quando capitano queste cose serve qualcuno in grado di prendere il toro per le corna e, quindi, fare chiarezza con grande determinazione. Questo qualcuno è il saronnese Giuseppe Rizzi, responsabile dell’ufficio gare e uomo di punta della nuova squadra allestita dal neo-presidente regionale Giorgio Maggi.
“Da un lato mi dispiace che il nostro comunicato sia stato equivocato da qualcuno, ma dall’altro lato esprimo anche il mio disappunto perchè – commenta Rizzi – nella premessa iniziale è ben evidenziata una frase: “Fatte salve ulteriori disposizioni emesse dalle Autorità governative o Regionali etc. etc”. Quel “Fatte salve”, mi sembra di per sé chiarissimo, inequivocabile”.

Perchè, allora, avete sentito il bisogno di indicare una data?
“Abbiamo semplicemente risposto alla richiesta pervenuta da alcune società che – spiega Rizzi – al termine del primo stop, fissato per il fine settimana del 15 novembre desideravano fosse messa nero su bianco la possibilità, anzi, la certezza di avere a disposizione due settimane di tempo per allenarsi e prepararsi al meglio. Richiesta che personalmente considero “fuori fase” perchè è del tutto evidente, ed è del tutto logico, che a nessuno di noi del CRL sarebbe saltato in mente di riprendere le partite solo poche ore dopo la prima scadenza. Ma, tant’è, e nel caso è davvero meglio astenersi dal fare altri commenti”.

Ok, chiarita la questione posso chiederti qual è, davvero, il tuo pensiero sulla stagione che, forse, verrà?
“Fai bene ad usare il termine “forse” perchè, realisticamente, in questo momento nessuno, anche nelle alte sfere del CTS, è in grado di fare previsioni di alcun genere con un argomento fondamentale come la salute pubblica. Quindi, se tanto mi dà tanto, meno che mai possiamo azzardare qualcosa noi che ci occupiamo di un tema tutto sommato non essenziale come la pallacanestro delle serie minori. La mia sensazione ma, attenzione, parlo a titolo personale, è che, guardando a cosa sta succedendo in Lombardia e più in generale in tutta Italia, non sarà possibile parlare di basket giocato fino all’anno nuovo. A meno che da qui alla metà di novembre la situazione cambi decisamente in meglio. Eventualità che, usando un pizzico di logica, ritengo abbastanza improbabile. In questo senso, devo dare ragione al collega Antonio Pini, presidente del Comitato di Como, che in tempi non sospetti, vedi intervista del 23 aprile scorso, pur attirandosi le ire di mezza Lombardia cestistica, aveva lapidariamente dichiarato: ‘Secondo me anche nella prossima stagione non si tornerà a giocare perchè ci saranno delle difficoltà insormontabili. I campionati a mio parere ripartiranno quindi nel 2021/2022. Ne sono straconvinto‘. Menagramo? No, assolutamente no. Solo una persona piena di buon senso, il caro Antonio. Non a caso oggi, a distanza di sei mesi esatti, siamo qui a dargli ragione”.

Massimo Turconi

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