Domenica all’Enerxenia Arena, ore 20.45 con diretta su Eurosport Player ed in chiaro su Rai Sport HD, arriva la partita per eccellenza a Varese: il derby con Cantù. Una gara particolare quest’anno per le ovvie restrizioni legate al Covid che non permetteranno al pubblico di gremire il palazzetto in quella che è la gara più sentita dell’anno. D’altro canto, è chiaro che le motivazioni per Varese sono enormi, con la voglia di proseguire nella striscia di vittorie in campionato e farlo contro l’acerrima avversaria di sempre.
Di fronte la Openjobmetis si troverà una squadra, l’Acqua San Bernardo, di tutto rispetto, capace di vendere cara la pelle a qualunque avversario, come dimostrato anche nel mini girone di Supercoppa disputato quest’estate. Il roster è praticamente a stelle e strisce, è un 6+6 costruito dalla dirigenza biancoblu all’insegna della ricerca dei migliori elementi americani possibili da inserire in squadra a disposizione di coach Pancotto.
Questa filosofia cozza completamente invece con la scelta di Varese e che rende la sfida ancora più interessante proprio per la diversità di concetti e di idee nella costruzione della squadra, che poi inevitabilmente si specchia in campo.

Se da un lato Varese è squadra di sistema, Cantù si affida molto alle iniziative ed al talento dei propri singoli, primo su tutti quello Smith tornato a Cantù con grande voglia di fare e capace di mettere già in grossa difficoltà Varese in entrambe le sfide di Supercoppa giocate quest’anno. E’ un playmaker anarchico, che ama sfidare uno contro uno o uno contro cinque le squadre avversarie, dotato di grande rapidità in penetrazione e di una notevole qualità nel tiro da tre punti.

Al suo fianco Thomas e Woodward rappresentano gli altri baluardi offensivi canturini. Il primo un giocatore che in questo inizio di stagione è stato altalenante a livello di prestazioni, ma proprio per questo ancora più pericoloso ed imprevedibile, mentre Woodward è già in grande forma, come denotano i 18 punti messi a segno nella vittoria contro Pesaro di domenica scorsa.
Nel quadro non può poi certo mancare il canturino d’adozione Leunen, veterano dal peso specifico tecnico e di esperienza, inestimabile per la squadra brianzola. Ad essi si aggiungono il capitano Andrea la Torre, una certezza nell’economia di squadra, capace di abbinare un’intensità difensiva di altissimo livello a sprazzi offensivi devastanti, soprattutto nel tiro dalla lunga distanza ed Andrea Pecchia, giovane ala azzurra dall’enorme potenziale.

Varese dovrà saper affrontare questa sfida con la giusta concentrazione e con un’applicazione difensiva estremamente alta, migliorando quello che è stato lo score dei rimbalzi fatto contro la Fortitudo e cercando di sfruttare al meglio il maggior peso sotto canestro che i biancorossi possono vantare con De Vico, Strautins, Scola e Morse.

Alessandro Burin
(foto da FB Pallacanestro Cantù)

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