Una notizia che (ad occhio e croce), non fa più notizia. La Pro Sesto ha certificato ieri la positività al Covid di 2 giocatori del proprio organico. Circostanza che (come da comunicato a seguire), ha portato il club neopromosso in C a sospendere le sedute di allenamento e ad annullare il programmato test di domani con il Monza:

Pro Sesto 1913 comunica che nella giornata di ieri è stata accertata la positività al Covid-19 di due componenti della prima squadra. La Società ha provveduto all’immediato isolamento fiduciario dei due soggetti e, in accordo con il Comitato Medico Scientifico, ha deciso di sospendere momentaneamente gli allenamenti della squadra. Inoltre, di comune accordo con l’AC Monza, è stato deciso di annullare, con spirito di responsabilità e a tutela della salute pubblica, l’amichevole prevista per sabato 29 agosto.

Il medico e vicepresidente della Pro Amedeo Mangili ha provato ad andare oltre l’immediata contingenza: “Il nostro obiettivo è quello di tutelare e garantire la salute dei nostri atleti e dell’intera collettività. E proprio per questo, subito dopo l’emergenza-Covid, abbiamo creato un ‘Comitato Tecnico Scientifico’ interno al club. Ma il modello proposto al mondo del calcio non ci convince, soprattutto se rapportato a strutture come la nostra o come molte altre che militano in Lega Pro. In termini generali, infatti, ci stiamo accorgendo che i protocolli previsti sono difficilmente applicabili e inoltre lasciano molte incertezze anche e soprattutto in relazione alla vità sociale dei nostri calciatori che, alla fine, è molto simile a qualsiasi altro lavoratore“.

Il Consiglio Direttivo di Lega Pro di martedì scorso ha garantito la possibilità di rinvio delle gare in caso di positività di 4 o più giocatori. Eventualità che (extra bolla), potrebbe rivelarsi più probabile di quanto oggi si possa ipotizzare. Portando a stressare un calendario già in partenza parecchio compresso. Non a caso, lo stesso Consiglio ha istituito un gruppo di lavoro atto a proporre all’emergenza format alternativi. Il caso Pro Sesto dimostra quanto questi potrebbero diventare presto di stretta attualità.

Giovanni Castiglioni

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