Con il DPCM del 26 aprile, il premier Giuseppe Conte ha fatto il punto anche sul tema delle attività sportive. Dal 4 maggio potranno riprendere gli allenamenti degli atleti “professionisti e non” che praticano sport individuali e che sono di interesse nazionale, mentre dal 18 maggio potrebbe esserci il via anche degli sport di squadra. Al momento, questa è ancora una possibilità al vaglio di Conte e della sua task force che dovrà stendere una serie di norme di sicurezza da rispettare da parte delle società e dagli sportivi stessi.
E il calcio dilettanti? Una possibile ripresa dei campionati dalla Serie D in giù sembra molto difficile e, allo stesso modo, pure una ripartenza degli allenamenti.

Sul tema, ecco il parere dei mister delle squadre varesotte di Eccellenza (girone A). 

Alessandro Marzio (Vergiatese): “A livello societario non abbiamo ancora avuto un confronto perché obiettivamente non si capisce molto delle direttive date. È stato detto che dal 18 maggio sarà possibile riprendere gli allenamenti di gruppo, ma il discorso è stato costruito senza entrare nello specifico per cui non chiaro se questo valga anche per noi dilettanti. L’unica cosa certa è che c’è tanta confusione, e personalmente credo sarebbe più facile gestire la situazione se ci fossero direttive precise, concise e concrete.
Detto questo, anche sull’eventuale ripresa degli allenamenti regna il caos. Già è difficile per i professionisti, che hanno molte più possibilità di noi, a livello dilettantistico penso sia impossibile. Noi in quanto Vergiatese all’inizio avevamo provato a continuare gli allenamenti senza usufruire degli spogliatoi e abbiamo constatato che era ai limiti della fattibilità; riprendere ora ci riporterebbe alla stessa identica situazione; queste direttiva, al momento, mi sembra un controsenso di quanto fatto finora. Prima di riprendere con gli allenamenti bisognerebbe decidere se andare avanti oppure no, sperando ovviamente che l’emergenza sanitaria rientri”.

Paolo Tomasoni (Sestese): “È presto per dare giudizi dato che non siamo ancora a maggio e ora del 18 ce ne passa di tempo. In primis mi auguro che regrediscano contagi e decessi, e mi astengo da giudizi di valore in merito perché spetta agli esperti pronunciarsi al riguardo. Chiaramente mi auguro che si riparta, per quanto difficile, ma credo che per noi dilettanti diventi impossibile. Il ministro Spadafora aveva previsto una ripartenza per il 4 maggio, termine posticipato ora al 18; è chiaro che sono date indicativi poiché bisogna valutare giorno per giorno come evolve la situazione. Per questo motivo ogni discorso che facciamo resta a livello ipotetico. Personalmente credo che riprendere gli allenamenti in gruppo con le dovute misure di sicurezza sia fattibile (a patto di avere un’organizzazione eccelsa), ma solo per un periodo limitato: il calcio è uno sport di squadra e allenandoci abbiamo bisogno di interagire l’un l’altro. In ogni caso la questione più urgente, per quanto concerne il nostro interesse, è capire se il campionato riparte oppure no perché poi ci sono anche altre problematiche legate ad esempio ai tesseramenti che scadono il 30 giugno”.

Paolo Crucitti (Busto 81): “Stanno avendo tante difficoltà i club di Serie A; sinceramente reputo impossibile al momento ricominciare a livello dilettantistico. Come si possono fare allenamenti di gruppo rispettando le norme di sicurezza previste? Il calcio prevede per sua natura i contatti e, stando a queste direttive, bisognerebbe giocare uno sport di gruppo a distanza; è infattibile. Poi è ovvio che con la giusta organizzazione si possono fare allenamenti mirati, ma da qui ad aver la possibilità di giocare la distanza è tanta. In più, vista la confusione che regna, bisogna prima capire se questi provvedimenti valgono effettivamente anche per noi dilettanti. Credo che il primo passo sia chiarire una volta per tutte la situazione dando direttive specifiche, e solo in un secondo momento potremo provvedere al da farsi”.

Costanzo Celestini (Verbano): “Non ho ancora avuto modo di parlare con il Presidente, ma appena diramata la comunicazione tanti giocatori mi hanno scritto dicendo che sarebbero favorevoli a riprendere gli allenamenti. Posso condividere il pensiero, ma il problema principale è capire se il campionato potrà ripartire per cui dobbiamo aspettare la decisione del Comitato Regionale. Poi chiaramente l’eventuale ripresa degli allenamenti porterebbe ad altre complicazioni. Una cosa o si fa bene o non si fa, e credo che sia impossibile allenarsi in gruppo rispettando le norme di sicurezza. Personalmente mi auguro di riprendere, ma solo quando la situazione lo consentirà in totale sicurezza”.

Matteo Carraro