Mentre gli animi fremono nell’attesa di quei verdetti del calcio dilettanti che andranno a decidere le sorti della stagione che verrà, c’è anche chi “tira una riga”, raccoglie oneri e onori e fa scelte.
È il caso di Enrico Mona mister della Crennese Gallaratese che quest’anno ha condotto la squadra fino a febbraio, quando il coronavirus bruscamente ha interrotto il cammino di tutti.
Ora però è tempo di ripartire e guardare avanti, ma nel futuro del tecnico non ci sarà la società di Gallarate.
“Pochi giorni fa c’è stato un incontro tra me e il presidente (Elmazi Gezim ndr), ci siamo guardati in faccia ed alla fine abbiamo deciso di non proseguire insieme, la motivazione è più che altro un mio discorso personale, ma al di là di questo prevale da entrambe le parti la felicità di quanto fatto qui”.
Il quanto fatto equivale a quella che sarà, a tutti gli effetti, alla salvezza, obiettivo della società nel post ripescaggio in prima categoria dell’ultimo minuto.
“Esatto, in un modo un po’ particolare vista l’interruzione del campionato con largo anticipo, ci siamo salvati perché non siamo coinvolti nemmeno nelle ultime tre posizioni che potrebbero essere coloro le quali la lnd deciderà di far retrocedere, ma al di là di questo, non voglio peccare di presunzione, sono convinto che la salvezza sarebbe arrivata comunque grazie, in primis, ad un grande gruppo”.
A proposito di grande gruppo: dopo il ripescaggio dalla seconda, hai insistito tanto per tenerlo anche in prima categoria e alla fine sei stato ripagato.
“È vero, ci tenevo tantissimo, nonostante qualche difficoltà oggettiva salendo di categoria, ed è vero anche che sono stato ripagato, anzi siamo stati ripagati, ci siamo sacrificati insieme ed è bello sapere che, a prescindere dalle decisioni della lnd, il prossimo anno la CrennGall militerà nello stesso campionato”.
Se ti dicessi Mauro Apone, cosa mi risponderesti?
“Ti risponderei “il valore aggiunto” di questa squadra. Mauro Apone è un ragazzo straordinario, umile, preparato, che allena nel professionismo, dove merita, e che ci ha dato una mano sul piano atletico, anzi ci ha dato più di una mano, non mi vergogno nel dire che tanti punti di quelli che abbiamo conquistato sono passati di lì, in tanti ci hanno fatto i complimenti ed abbiamo collezionato anche tante buone partite, lui mi ha arricchito tantissimo, penso di essere stato molto fortunato nel poter lavorare con lui un anno e per questo lo ringrazio molto, in compenso anche io ci ho messo del mio al primo anno da mister in questa categoria e credo di aver dimostrato di poterci stare a questo livello”.
Si tira una riga: cosa riserverà il futuro a mister Mona?
“Si tira una riga, si fa il bilancio e si ringrazia perché qui sono stato davvero benissimo e ci siamo salutati con grande rispetto e stima, il presidente mi ha detto che per me la porta della CrennGall sarà sempre aperta, ne sono molto orgoglioso, significa aver lavorato bene sotto tutti i punti di vista, cosa succederà adesso non lo so, mi prendo del tempo per me e poi chissà che più avanti non possa iniziare una nuova avventura”.
Per chiudere: prima hai parlato di “scelta personale”, so che c’è una motivazione più profonda, vuoi dirci qualcosa in più?
“Mettiamola così: non era certo che potessi stare ancora su una panchina ad allenare, in questo tempo però la certezza è diventata reale, posso ancora seguire la mia passione, Crenna per me è stata una doppia vittoria, non avrei potuto chiedere di più”.
Mariella Lamonica